La spesso demonizzata globalizzazione ha portato anche dei vantaggi per l’umanità, come la diffusione di verdure e frutti dalle straordinarie proprietà che crescono solo in determinate zone del pianeta, ora disponibili per tutti.
Originario della foresta amazzonica, il gustoso frutto del Theobroma grandifolium, per gli indigeni “albero degli dei” chiamato cupuaçu, cupuassu o copoasu, si sta facendo conoscere ed apprezzare anche in Europa: appartiene alla famiglia botanica delle Sterculiaceae, come il cacao, e chi ne ha già assaggiato la morbida e succosa polpa, garantisce per il suo delizioso sapore, anche se sono soprattutto le preziose sostanze che contiene a farlo ritenere un vero e proprio superfood.
Flavonoidi, omega-3 ed altri amminoacidi, tannini, vitamine A, B, C ed E, sali minerali come ferro e potassio, ed un importante alcaloide come la teacrina, simile alla caffeina e in grado di aumentare l’energia, migliorare l’umore e stimolare le capacità cognitive, si abbinano, in questo frutto, ad un buon quantitativo d’acqua e di fibre.
Queste piante ad alto fusto, che possono arrivare fino a 20 metri di altezza, producono grossi frutti ovali con una spessa buccia marrone che, una volta aperti, contengono una purea bianca, che al palato si rivela una deliziosa miscellanea tra gli aromi di papaya, banana, ananas e cacao. La maturazione avviene nella stagione delle piogge, tra gennaio ed aprile.
La presenza di antiossidanti dal potere antibatterico come quercitina, catechina e kaempferolo ne fanno un ottimo rimedio per diversi disturbi, contrastando i radicali liberi e migliorando l’aspetto della pelle, rinforzando le difese immunitarie, regolando l’attività del fegato, il contenuto di colesterolo e la pressione del sangue e aiutando a perdere peso. Tra le altre proprietà, il cupuaçu funge da analgesico naturale e il suo consumo può rivelarsi utile nella prevenzione di alcuni tipi di tumori.