In una notte di settembre, un’installazione artistica è stata trasportata in barca e calata nel fiume Nervion di Bilbao per poi comparire improvvisamente di giorno sotto gli occhi dei passanti, ignari (soprattutto nelle fasi iniziali del progetto) di ciò a cui stavano assistendo.
Il video mostra chiaramente il timelapse della scultura di una giovane ragazza che, immersa nelle acque del fiume Nervion a Bilbao, in Spagna, affiora lentamente dalla superficie dell’acqua, lasciando attoniti le persone che guardano la scultura emergere piano piano, nel momento in cui la marea del fiume è bassa.
La ragazza annega o emerge dalle acque? Un’opera d’arte che vuole far riflettere
L’opera d’arte, che sta suscitando senza dubbio anche un filo di inquietudine in chi la osserva, è di Ruben Orozco, artista iperrealista di origini messicane. Il titolo dell’opera d’arte è “Bihar”, che in basco significa “domani” ed è stata pensata dall’autore per sensibilizzare e incoraggiare il dibattito sulla sostenibilità e sull’epoca moderna in cui viviamo dove la natura sembra aver raggiunto un punto di non ritorno.
L’obiettivo dell’artista è suscitare negli spettatori la consapevolezza che azioni che facciamo “possono affondarci o tenerci a galla”, ha dichiarato Ruben a al sito di notizie spagnolo Nius.
Sostenibilità e ambiente i temi al centro dell’opera che annega ed emerge continuamente
Tecnicamente la figura della ragazza è realizzata in fibra di vetro da 120 chili e viene continuamente sommersa e scoperta ogni giorno in base all’altezza della marea, una sorta di danza metaforica su cosa potrebbe accadere “se continuiamo a scommettere su modelli di vita non sostenibili”.
Come tutte le opere d’arte, la ragazza che annega e che affiora continuamente dalle acque ha suscitato sentimenti contrastanti: “All’inizio mi ha dato una sensazione di stress ma ora mi comunica molta tristezza”, ha dichiarato una spettatrice.
Il progetto vuole spingere a riflettere sull’urgenza di prendere delle decisioni importanti che impatteranno senza dubbio sul futuro, con la speranza che il genere umano non rimanga in balìa delle onde e degli avvenimenti irreversibili, e con quella la costante sensazione di stare affogando, succubi del cambiamento climatico.
“Ognuno ci vede quel che vuole” ha dichiarato un altro visitatore e il punto è proprio questo: resta poco tempo per scegliere se annegare o riemergere.
Video tratto da: Reuters