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CURIOSITÀ 06 SETTEMBRE 2023

C'è un altro alieno nelle acque italiane: che rischi corriamo

Testuggini americane, granchi blu, vespe dall’Oriente. I giornali riportano ogni giorno avvistamenti di specie alloctone, arrivate da altri ecosistemi e pronte a distruggere il nostro. Piante e animali autoctoni sono minacciati costantemente da “alieni” pronti a occupare le loro nicchie biologiche, sostituendoli e facendoli estinguere. Adesso c’è un nuovo pericolo per l’ambiente: una chiocciola d’acqua dolce che potrebbe distruggere fiumi e laghi italiani.

Da dove viene la Sinotaia quadrata che infesta la Toscana

La Sinotaia quadrata è una specie di chiocciola dotata di branchie e di opercolo – l’organo che le permette di avere una conchiglia che la protegge. Originaria di Giappone, Thailandia e Cina, è stata già da tempo avvistata in Argentina e adesso anche in Italia.

In realtà risale al 2017 la prima volta che questa specie è stata segnalata nel nostro Paese, e più precisamente nelle acqua dell’Arno e di alcuni emissari. Nel secondo fiume più grande della Penisola avrebbe trovato un habitat perfetto per proliferare, e ora starebbe colonizzando altri corsi d’acqua.

L’allarme sul consumo della chiocciolina asiatica in Italia

La chicciolina asiatica è risalita da Empoli a Firenze, e si sta riproducendo a ritmi serrati, con grossi rischi per il nostro ecosistema e la sua biodiversità. A introdurla sarebbe stata la mano dell’uomo, forse per un mercato nero di prodotti alimentari esotici.

Le aziende sanitarie locali e gli enti hanno già lanciato diversi allarmi riguardo la Sinotaia quadrata, dato che in diversi esemplari sono state riscontrate importanti contaminazione batteriche e la presenza di microplastiche, forse provenienti dal settore tessile.

A lanciare l’allarme è stato il Gambero Rosso, che sottolinea l’importanza di preferire specie endemiche e fare il possibile per tutelare il nostro già provato e fragile ecosistema.

La Sinotaia quadrata è arrivata in Italia per usi alimentari?

La Sinotaia quadrata, nei Paesi in cui è autoctona, è un ingrediente particolarmente appezzato. Ad esempio nelle zone dell’Isan, una regione a Est della Thailandia settentrionale, viene cotta con un curry molto ricco.

In altre preparazioni è invece abbinata alla papaya, per un piatto che mischia umami, acido e dolce ed è una festa per la papille gustative.

È probabile che proprio l’uso alimentare, come già detto, sia alla base della veloce diffusione della chiocciolina asiatica in Toscana, dove potrebbe essere commercializzata presso le comunità asiatiche locali o semplicemente allevata per essere poi inviata all’estero.

I danni provocati dalle specie aliene: 423 miliardi all’anno

Le specie aliene crescono ogni anno in ogni Paese e causano danni per oltre 423 miliardi di dollari americani all’anno. I costi si sono quadruplicati per ogni decennio dal 1970, e le contromisure dei governi stanno risultando insufficienti e sempre meno efficienti.

A spiegarlo è l’ultimo rapporto dell’Ipbes, la Piattaforma intergovernativa sulla Biodiversità delle Nazioni Unite. Secondo le stime, almeno 370mila specie aliene, sia vegetali che animali, in questo momento stanno distruggendo ecosistemi diversi da quelli in cui sono endemiche.

Mettono in pericolo gli animali autoctoni e anche la salute umana, visto che potrebbero entrare nella nostra dieta ma non essere adatti al consumo alimentare, o essere vettori di patogeni esotici, come virus e batteri. Il caso più famoso dell’ultimo periodo è sicuramente quello del granchio blu che ha invaso il Mediterraneo e addirittura fiumi e laghi in tutta Italia.

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