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CONSIGLI 06 NOVEMBRE 2025

Morso di serpente: gli errori più pericolosi da evitare

Mirangela Cappello

Mirangela Cappello

Editor

SEO copywriter e content editor con una grande passione per il "nero su bianco", dal 2012 mi occupo di editoria online e marketing digitale. Gli argomenti "caldi" di cui scrivo sono attualità, moda e design, salute ed ecologia.

Per nostra fortuna, in territorio italiano le specie velenose di serpenti sono poche e le probabilità di attacchi piuttosto basse. Si stima che ogni anno si verifichino poche decine di casi di morsi di vipera e che le morti siano meno dello 0,1% del totale.

Ma questo non significa che si debba sottovalutare il problema, anzi, è importante capire come dovremmo comportarci se accade. Non solo, è anche essenziale sapere cosa non fare, perché se agiamo nel modo errato potremmo addirittura peggiorare la situazione.

Il cinema ed i film di avventura ci hanno messo in testa strane idee in proposito, metodi scenografici ma del tutto inutili, o addirittura pericolosi, per risolvere la faccenda. Non ci resta che vedere quali comportamenti evitare in caso di morsi di serpente e come agire.

I serpenti velenosi in Italia

È doveroso, prima di parlare dei comportamenti errati in caso di morsi di serpente, capire l’entità del potenziale danno. Come si riconosce un serpente velenoso e quali specie ci sono qui da noi? Nel nostro Paese vivono solo quattro vipere davvero pericolose per l’uomo:

  • vipera aspis, o vipera comune, diffusa in quasi tutta Italia, tranne in Sardegna;
  • vipera berus, o marasso, tipica delle aree alpine;
  • vipera ammodytes, o vipera dal corno, presente nel nord-est e considerata la più velenosa;
  • vipera ursinii, rara e localizzata in alcune zone montane del centro Italia.

In Sardegna non ci sono le vipere.

Tutti gli altri serpenti italiani — come il biacco, la natrice o il cervone — non sono pericolosi, anche se possono attaccare per difesa. Il loro morso, però, non inietta veleno tossico per l’uomo. E questo significa che, anche in caso di incontri ravvicinati, possiamo stare tranquilli.

Se invece siamo fuori dal territorio italiano, o ci dovessimo trovare faccia a faccia, o peggio, denti a faccia, con uno degli esemplari velenosi descritti? Ecco cosa non fare mai.

Succhiare il sangue dalla ferita

Al contrario di quanto si veda in TV, succhiare la ferita è inutile e pericoloso. Il veleno si diffonde in modo rapido nel circolo linfatico e tentare di aspirarlo non ne riduce l’effetto. In più, si rischia di infettare la ferita o assorbire il veleno attraverso piccole lesioni della bocca.

Usare un laccio emostatico

Si pensa, sbagliando, che bloccare la circolazione rallenti la diffusione del veleno. In realtà, un laccio troppo stretto può causare necrosi, danni ai tessuti e complicazioni vascolari. È meglio immobilizzare l’arto e mantenerlo fermo, senza ostacolare il flusso sanguigno.

Applicare del ghiaccio

Il ghiaccio non neutralizza il veleno, anzi, può aggravare i danni locali riducendo l’afflusso di sangue e favorendo la necrosi. Meglio lasciare la zona a temperatura ambiente e senza applicazioni fredde locali.

Tagliare la ferita

Un errore grave è pensare di tagliare la ferita dopo il morso, per favorire l’uscita del veleno. Non solo non aiuta ad espellerlo, ma aumenta il rischio di infezione e di lesioni a carico dei tessuti.

Assumere alcol o droghe

Alcol e droghe alterano la pressione e la frequenza cardiaca, favorendo la diffusione del veleno nel corpo e rendendo più difficile la valutazione dei sintomi da parte dei medici. Meglio restare lucidi e idratati con sola acqua.

Sottoporre la vittima a uno shock elettrico

Si tratta di un mito pericoloso: lo shock elettrico non neutralizza il veleno e può provocare ustioni o arresto cardiaco. Non esistono linee guida che consiglino questa pratica, sicché meglio evitarla.

Cercare di catturare il serpente

Nel panico, spesso si cerca di identificare l’animale per mostrarlo ai soccorritori. Ma inseguirlo o fotografarlo da vicino può portare a un secondo morso. È sufficiente memorizzare, se possibile, il colore e la forma della testa o del corpo da lontano.

Morso di serpente: che fare?

Il comportamento giusto è chiamare subito il 118, immobilizzare l’arto, mantenere la calma e accompagnare la vittima in un luogo sicuro. In ospedale i medici valuteranno se somministrare il siero antivipera o trattamenti di supporto.

Morso di serpente: gli errori più pericolosi da evitare
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