VIDEO
Cerca video
CURIOSITÀ 08 LUGLIO 2022

Sulla Terra sono arrivati frammenti spaziali da un "altro mondo"

Non solo viaggi nello spazio e telescopi, ma anche l’analisi dei frammenti spaziali possono dare delle risposte importanti sull’universo. Gli asteroidi che cadono sulla Terra, in quest’ottica, sono preziosi e lo sono stati per un team di ricerca giapponese. Pare, infatti, che abbia scoperto del materiale ‘alieno’ che potrebbe rappresentare una rivoluzione rispetto a quello che sappiamo sul nostro Sistema Solare.

Tutto ha inizio da una missione spaziale

Ci sono volute pazienza e perseveranza per arrivare all’incredibile scoperta odierna. Tutto è cominciato nel 2014, quando l’agenzia spaziale JAXA ha lanciato nello spazio una sua sonda: la Hayabusa 2. Il fine era raggiungere Ryugu, un asteroide ricco di carbonio, per studiarlo e raccogliere campioni preziosi da riportare sul nostro Pianeta.

La sonda è arrivata a destinazione quattro anni dopo, nel 2018. È stata provocata un’esplosione e creato un cratere per poter favorire i rilievi. Il materiale raccolto viene studiato per un altro anno intero. Nel 2020 Hayabusa 2 è tornata a casa, con un bagaglio prezioso, all’interno di una capsula, nell’entroterra australiano. Da quel momento è iniziata l’analisi approfondita da parte del team di ricerca.

“È un ammasso di rocce, ciottoli e sabbia”: ha rivelato Shogo Tachibana due anni dopo, scienziato dell’Università di Tokyo e capo della ricerca sui campioni. Il frammento più significativo misura circa un centimetro, altre particelle sono dell’ordine di grandezza di un millimetro, ma contengono tante risposte interessanti.

I risultati della ricerca

I frammenti spaziali hanno dato risposte importanti sul Sistema Solare, si tratta infatti di parti inedite e mai analizzate prima. Hanno rivelato informazioni importanti su gas e polveri che orbitavano attorno al Sole oltre 4 miliardi di anni fa, prima che si unissero per formare i pianeti e gli altri corpi celesti che conosciamo oggi.

La scoperta incredibile, a cui si è giunti nel 2022, è che i frammenti riportati sulla Terra dalla sonda spaziale sono gli stessi del meteorite Ivuna atterrato in Tanzania nel 1938. Una tipologia molto rara che rientra nella categoria condrite C.I. (C corrisponde a carbonaceo e I a Ivuna). Si tratta di piccoli sassi risalenti soltanto a 5,2 milioni di anni dopo la nascita del Sistema Solare. Questo significa che rappresentano un varco su com’era l’universo quando si è formato.

La scoperta inaspettata

La composizione del meteorite pare sia molto simile a quella della superficie solare. Tuttavia, è d’obbligo precisarlo, ci sono delle diversità fra Ryugu e il meteorite caduto in Tanzania negli anni Trenta. Uno è caratterizzato da materiale secco, l’altro è ricco di acqua. Gli esperti, però, spiegano questa apparente incongruenza con il fatto che Ivuna è stato scoperto decenni dopo il suo arrivo sulla Terra, così da avere il tempo di assorbire acqua dall’atmosfera.

Sulla Terra sono arrivati frammenti spaziali da un "altro mondo"
Chiudi
Caricamento contenuti...