Il SUV di successo Mazda CX-3 dice addio per sempre all’Europa

La produzione del SUV Mazda CX-3 è sul punto di giungere al capitolo finale: il mezzo a ruote alte del marchio giapponese non sarà più prodotto in Europa

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Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Lo scorso anno Mazda ha presentato la nuova generazione di CX-3 contraddistinto una serie di aggiornamenti che hanno apportato al SUV tutte le più recenti funzionalità e tecnologie della Casa, con uno stile rinnovato, un mix di caratteristiche in grado di rendere il city SUV ancora più raffinato e piacevole da guidare. Auto dal design esterno accattivante, le sono stati aggiunti dei badge con il nome richiamante lo stile degli ultimi modelli; le maggiori modifiche rispetto alle versioni passate sono state compiute nell’abitacolo e nelle dotazioni di tecnologia e sicurezza.

All’interno lo Sport Utility presenta i sedili dalla di differente conformazione, in modo congruo alle specifiche della Skyactiv Architecture della Mazda3 e della CX-30 (presentata con la sua nuova motorizzazione a gennaio 2021).  Progettati facendo riferimento alla naturale capacità di equilibrio dell’uomo quando cammina, mantengono il bacino in posizione eretta e conservano la naturale curva a S della colonna vertebrale, studiati allo scopo di migliorare il comfort alla guida, essenziale soprattutto nelle lunghe trasferte o lungo le strade accidentate (asfaltate male o puro sterrato).

Stop definitivo in Europa

La grande novità, quasi inaspettata? L’azienda ha comunicato in veste ufficiale lo stop definitivo alla produzione di Mazda CX-3 per il mercato europeo entro la fine del 2021. È stato lo staff della divisone polacca a dare la notizia. Il veicolo è stato creato e lanciato per la prima volta nelle concessionarie durante l’ormai lontano 2014, realizzata sulla stessa piattaforma della Mazda 2, rinnovata nel 2018 e, parzialmente, pure nel 2020

Dal 2021 non la vedremo più uscire dalle catene di montaggio, almeno in merito alla distribuzione all’interno del Vecchio Continente. Ma già da tempo ha detto addio anche al territorio americano. Invece, in Australia e nel mercato interno giapponese continuerà ad essere proposta, perlomeno nel prossimo futuro. I riscontri favorevoli degli utenti hanno condotto a miti consigli.

La conclamata praticità della Mazda CX-3 le permette di mantenere un grosso potenziale, specie nel Sol Levante e nella patria dei canguri. Meno, verrebbe da osservare a giudicare dalla scelta intrapresa, in Europa, dove la folta e agguerrita concorrenza l’ha costretta a gettare il cuore oltre l’ostacolo. I gusti raffinati della potenziale clientela e la presenza di rivali all’avanguardia hanno agito da barriera e, appurate le difficoltà, la compagnia ha attuato degli interventi correttivi.

Non si è pensato a un erede

A quanto pare, secondo le dichiarazioni rilasciate dal produttore stesso, per il momento non si è pensato ad alcun erede al SUV. Benché abbia comunque riscosso fortune, l’idea di ritrovarsi coinvolti in una bagarre sfrenata contro realtà provenienti da ogni dove suggeriscono di studiare le caratteristiche. La Casa di Hiroshima quindi perderà un “pezzo” importante dell’apprezzatissimo segmento dei SUV e crossover, oggi in gran voga, in particolare nel Vecchio Continente. L’alternativa sarà solo la Mazda CX-30, un crossover più grande e imponente.

Ad oggi non abbiamo altre informazioni a riguardo, non sappiamo se in futuro verrà immesso nelle concessionarie il degno successore di CX-3 in Europa. Sicuramente Mazda proporrà ulteriori SUV di generose dimensioni da noi, come le nuove CX-60 e CX-80, attese rispettivamente nel 2022 e nel 2023.