Ricordiamo tutti il furgoncino del festival di Woodstock, quel Volkswagen che ha fatto la storia e tutti conoscono. Il Bulli, ribattezzato ora Light, venne dipinto nella versione originale tra il 1963 e il 1965 da Bob Hieronimus. Ancora oggi lo associamo immediatamente al movimento hippie degli Stati Uniti d’America e, nonostante siano passati esattamente 50 anni, resta un simbolo tra i più conosciuti nel mondo, un emblema di pace e fratellanza, di condivisione tra persone di differente cultura ed estrazione sociale, accomunata nei valori.
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Il ritorno in California
Ma perché ne riparliamo? In fondo è passato un sacco di tempo da allora e lo scopo del presente articolo esula dal celebrare la storia del Volkswagen Bulli, dalla nascita alla storia recente. Il motivo è semplice, il furgoncino Volkswagen di Woodstock è tornato. Infatti a Long Beach, in California, lo scorso week end è stato organizzato il Winter Meet in occasione dell’Orange County Transporter Organization, evento durante il quale è stata svelata la rivisitazione del pulmino.
Il mezzo che nell’agosto nel 1969 diventò leggenda proprio grazie al concerto organizzato nella piccola cittadella agricola di Bethel, rifà capolino per stupire, con la stessa intensità e lo stesso spirito degli illustri fasti. In quell’occasione un’enorme folla, a quanto pare composta da oltre un milione di persone, festeggiò i 3 giorni di Peace and Rock Music più entusiasmanti mai vissuti.
Volkswagen of America ha voluto contribuire alla rinascita di questo mezzo iconico, noto pure alle generazioni successive, comprese le ultime. La serie di scatti dove apparve (tra cui una, la più famosa, dove due giovani sedevano sul setto vengono tuttora riproposte, in memoria di un’epoca di rivoluzione culturale.
Ricomposti i cocci lasciati dal doppio conflitto bellico, ormai il mondo occidentale nella sua globalità era in fermento. I ragazzi e le ragazze del periodo erano stufi di sottostare alle regole patriarcali e diversi artisti di fama si ersero a portavoce del loro pensiero, attraverso le rispettive opere. Tra l’emancipazione femminile e il bisogno di sentirsi liberi definirono i contorni di una rivoluzione culturale.
Bob Hieronimus ci (ri)mette lo zampino
Il veicolo rivisto porta la firma di John Wesley Chisholm, in collaborazione con Bob Hieronimus, il celebre artista degli anni Sessanta ora 76enne. È stato lui, di nuovo, ad occuparsi di dipingere e decorare il “pullmino” Volkswagen di Woodstock, riprendendo quelle che sono le creazioni cromatiche e tutti i temi del mezzo originale. Anche nel 1968 se ne era occupato, assecondando la richiesta dell’allora proprietario Bob Grimm. Infatti l’esemplare venne usato per il viaggio della band Four Season verso il festival. Un bus davvero magico partito in trasferta e, grazie all’occasione, si trasformò in una vera e propria icona.
La versione contemporanea dello spettacolare pulmino farà un tour che da Long Beach si sposterà fino a Bethel, fino a festeggiare i 50 anni passati da quello che, ad oggi, nella storia, rimane il maggiore evento musicale legato alla cultura hippie mai organizzato. Le celebrazioni avverranno dal 15 al 18 agosto e la nuova versione del Volkswagen Bulli Light avrà la capacità di riportare i presenti indietro nel tempo, di ben mezzo secolo.