F1 GP Bahrain: orario di qualifiche e gara in TV

Si apre la nuova stagione di Formula 1 sul circuito del Bahrain, con la caccia a Max Verstappen. Gara anticipata al sabato, per motivi logistici

Foto di Tommaso Giacomelli

Tommaso Giacomelli

GIORNALISTA AUTOMOTIVE

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

Dopo i test pre-stagionali disputati sul circuito del Bahrain, che hanno mostrato una Red Bull RB20 in grande spolvero, oltre che una Ferrari SF-24 sulla carta più competitiva della monoposto dello scorso anno, la stagione della F1 è pronta al suo primo giro di valzer dei ventiquattro totali. Sempre sul tracciato di Sakhir, situato nella piccola località alla periferia di Manama, ci sarà il debutto di una nuova stagione.

Dunque, parte la caccia a Max Verstappen, autentico dominatore del 2023 e uomo da battere anche quest’anno. Rispetto al passato, in Bahrain, così come nella successiva tappa in Arabia Saudita, il Circus gareggerà al sabato e non alla domenica. Un anticipo per rispettare il Ramadan che scatterà il prossimo 10 marzo, motivato anche da ragioni logistiche, perché i team devono avere il tempo materiale di trasferirsi in Arabia Saudita. Quindi, si scende in pista già da domani.

Fari puntati su Max Verstappen e Red Bull

La Red Bull ha impressionato fin dai primi istanti. Anche quest’anno Adrian Newey potrebbe aver firmato un autentico missile per dominare il campionato di F1. Lo scorso anno sono arrivate 21 vittorie su 22, con l’unica eccezione quella gara di Singapore nella quale Carlos Sainz su Ferrari, ha tolto lo scettro dalle mani del team austriaco.

Max Verstappen e Sergio Perez riusciranno a ripetersi? L’asticella è sempre più alta, fare meglio del 2023 significa realizzare un en plein che non è mai riuscito a nessuno. Certamente, i test hanno dimostrato che la macchina c’è, anche se ora la parola passa alla pista, senza più nascondersi.

Ferrari si candida come antagonista

Le rivali della Red Bull osservano alla finestra, consapevoli che il gap con chi ha dominato l’annata precedente potrebbe essere ancora effettivo. La Ferrari diretta da Frederic Vasseur fa trapelare un cauto ottimismo, le prime sensazioni riguardanti la SF-24 vista a Sakhir sono buone, come hanno confermato anche Charles Leclerc e Carlos Sainz. Buoni i tempi sul giro secco e anche le simulazioni di gara hanno dato qualche garbato riscontro.

Non si può dire lo stesso per la Mercedes, che anche quest’anno potrebbe cominciare la stagione remando più indietro. La seconda forza del 2023 non ha di certo impressionato nelle prove pre-stagionali, oltre ad avere un capitano con la valigia in mano: Lewis Hamilton. Il sette volte iridato passerà alla Scuderia di Maranello nel 2025 e il clima agli ordini di Toto Wolff non sembra idilliaco. Intanto, George Russell ha il desiderio di prendere in mano il team, dopo un’annata in chiaro-scuro.

Chi ha già messo le mani avanti è Fernando Alonso, pilota Aston Martin, il quale ha dichiarato che 19 piloti su 20 sanno già che non hanno speranze di vittoria finale. Un pessimismo cosmico. Infine, chi sarà la macchina peggiore del lotto? Difficile dirlo, anche se l’Alpine ha deluso profondamente le aspettative e si candida a un anno di lacrime e sangue.

Gli orari del GP del Bahrain su Sky

Giovedì 29 febbraio

  • Prove libere 1: 12.30 – 13.30
  • Prove libere 2: 16.00 – 17.00

Venerdì 1 marzo

  • Prove libere 3: 13.30 – 14.30
  • Qualifiche: 17.00 – 18.00

Sabato 2 marzo

  • Gara: 16.00

Gli orari su TV8 in differita

Venerdì 1 marzo

  • Qualifiche: 22.00

Sabato 2 marzo

  • Gara: 21.30

Il circuito del Bahrain

Il Bahrain International Circuit si trova a pochi passi dalla capitale Manama, in mezzo alle dune del deserto. Il circuito è lungo 5,4 chilometri e il suo layout è caratterizzato da 15 curve molto impegnative che, unitamente alle condizioni ambientali nelle quali si corre, fanno del GP del Bahrain uno degli appuntamenti più complessi e difficili dell’intero calendario.

Una vera insidia è rappresentata  dall’asfalto di Sakhir: molto abrasivo. Qui serve avere una buona trazione in uscita di curva e una velocità di punta adeguata per affrontare i rettilinei. Come conseguenza di tutto questo, le monoposto utilizzano un carico aerodinamico medio, ma è sufficiente un po’ di vento per creare problemi di stabilità in frenata e in ingresso curva. Quanto al fattore vento, qui soffia abbastanza spesso e per questo weekend sono attese delle intense raffiche sia venerdì che sabato. Un motivo in più per creare qualche incertezza sull’esito finale.

L’albo d’oro del GP del Bahrain

Il circuito del Bahrain non è più una novità per la Formula 1, anzi, è uno dei primi tracciati del Medio-Oriente entrati in pianta stabile nel calendario del Circus. Dal 2004 a oggi, soltanto nel 2011 la F1 ha salato la sua gara nel deserto di Manama.

Scorrendo l’albo d’oro, il primo a mettere le mani sulla coppa è stato Michael Schumacher su Ferrari. In quell’annata d’oro del 2004, il kaiser e la Rossa conquistarono insieme il titolo iridato, il settimo e ultimo della carriera per il pilota tedesco. Ed è proprio la Scuderia di Maranello a vantare il maggior numero di successi a queste latitudini: ben 7. Seguono Mercedes con 6, Red Bull con 3 Renault con 2 e con una vittoria a testa Racing Point e Brawn GP.

Il pilota che invece vanta più successi su questo asfalto è naturalmente Lewis Hamilton. Il pilota britannico è riuscito a salire sul gradino più alto del podio a Sakhir per ben 5 volte, la prima volta nel 2014 e l’ultima nel 2021. Al secondo posto troviamo Sebastian Vettel, che è riuscito a classificarsi primo in 4 occasioni diverse e con due scuderie differenti: Red Bull e Ferrari. Il quattro volte campione del mondo ha vinto qui nel 2012, 2013, 2017 e 2018.

Tre le vittorie anche per Fernando Alonso, due con la Renault e una con la Ferrari, al debutto sulla Rossa nel 2010. Due acuti anche per Felipe Massa nel biennio 2007-2008, sempre su Ferrari, mentre vantano una vittoria cadauno il già citato Michael Schumacher, Jenson Button nell’anno del suo trionfo iridato nel 2009 con la Brawn GP, Nico Rosberg nel 2016 quando riuscì a vincere il suo unico titolo mondiale con la Mercedes, Sergio Perez a bordo della rosa vestita Racing Point nel 2020, Charles Leclerc su Ferrari nella gara inaugurale del 2022 e infine Max Verstappen, ovviamente con la Red Bull lo scorso anno.

Dunque, in questo weekend si sfideranno in pista tanti piloti che qui hanno già vinto e dimostrato di andare molto forte. Se supportati da una macchina performante, ci sarà da divertirsi. Chi riuscirà ad aggiornare le proprie statistiche? La parola passa alla pista, come sempre miglior giudice di tutti.