Fino a 10.000 euro di danni per la grandine, 2023 anno da record

I danni provocati dalla grandine alle auto nelle scorse ore arrivano fino ai 10.000 euro. Non un episodio isolato, visto che nel 2023 si è registrato un record

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 15 Luglio 2024 09:33

Con il cambiamento climatico, i fenomeni di maltempo sono sempre più frequenti e di intensità maggiore. Nelle scorse ore Milano è stata sconvolta da una fitta grandinata, che ha arrecato dei seri danni a numerose auto parcheggiate in strada, soprattutto a cristalli e carrozzeria.

Da tempo capita di raccontare la “solita solfa”. Se in passato eventi del genere erano piuttosto rari, ormai hanno smesso di esserlo: lo conferma pure un’interessante report pubblicato da Federcarrozzieri. Lo scorso anno, infatti, si è registrato il record, e il trend sembra proseguire senza soluzione di continuità.

Il conteggio dei danni

“La grandine che si è abbattuta su Milano ha provocato ammaccature, bolle da grandine, rottura dei cristalli, fino ad arrivare a veri e propri buchi sulla carrozzeria, con costi non indifferenti per gli automobilisti – spiega il presidente Davide Galli -. La spesa per la riparazione delle autovetture colpite da grandine variano infatti da un minimo di 900 euro per piccoli interventi e possono arrivare fino a 10mila euro per auto di grandi dimensioni che hanno subito danni importanti alla carrozzeria”.

Una questione critica è la copertura assicurativa, mancante o capace di coprire solo una modica spesa: “Non tutte le auto, poi, sono coperte da apposita polizza assicurativa che, anche se presente, spesso prevede franchigie e scoperti anche consistenti”. Spesso è impossibile fare altrimenti, dati gli elevati costi delle polizze e il reddito medio della popolazione, modesto se paragonato ad altri Paesi europei. Ce ne siamo accorti pure col recente ecobonus, dove l’erogazione degli incentivi ha ridato slancio al settore lungo la nostra penisola. Se nei mesi precedenti proseguiva la stagnazione, lo sblocco dei fondi si è rivelato decisivo nel sistemare i conti.

In particolare, ha stupito l’esaurimento delle risorse destinate ai mezzi elettrici (seguite da quelli sull’usato), avvenuto nel giro di poche ore. L’opportunità di ottenere degli sconti davvero rilevanti sul prezzo di listino, previa rottamazione di una macchina vecchia (Euro 0, Euro 1, Euro 2) e con un reddito ISEE pari o inferiore a 30.000 euro, era troppo ghiotta da essere gettata via.

Tempi di riparazione sempre più lunghi

In ambito RC Auto sussiste poi un disagio di carattere tecnico: la lentezza delle pratiche. “In caso di copertura assicurativa – spiega Galli i tempi delle riparazioni, inoltre, sono sempre più lunghi e possono superare gli 8 mesi: la prassi delle compagnie assicurative di obbligare gli automobilisti a eseguire gli interventi presso le carrozziere da loro indicate crea un effetto “imbuto” che allunga le tempistiche, che invece risultano sensibilmente ridotte presso le autocarrozzerie indipendenti non legate alle imprese assicuratrici”. Di conseguenza, l’ideale sarebbe prevenire: pure un parabrezza scheggiato può far correre dei seri pericoli durante la circolazione.

Federcarrozzieri fa, infine, il punto della situazione sullo scorso anno: Il 2023 è stato l’anno record delle auto giunte nelle nostre carrozziere per danni legati alle grandinate, ma il trend è in costante crescita nell’ultimo decennio e prosegue anche nel 2024. I dati ufficiali hanno registrato lo scorso anno ben 1.468 grandinate intense sul territorio italiano, con 596 casi di grandine ‘molto grande’ e 67 episodi di chicchi ‘giganti’”.