Anna Chiti morta dopo la caduta dal catamarano al suo primo giorno di lavoro, il racconto dei testimoni
Una studentessa di 17 anni, Anna Chiti, è morta dopo essere caduta da un catamarano al suo primo giorno di lavoro: è rimasta impigliata nell’elica
Tragedia a Venezia: Anna Chiti, una studentessa di 17 anni dell’Istituto Nautico, è deceduta dopo essere caduta da un catamarano durante il suo primo giorno di lavoro. L’incidente è avvenuto nei pressi dell’isola di Sant’Elena, dove la giovane è rimasta impigliata in una cima e successivamente nell’elica dell’imbarcazione, rendendo vani i tentativi di soccorso.
Morta la ragazza caduta dal catamarano
Nella giornata di ieri – sabato 17 maggio 2025 – la 17enne Anna Chiti ha perso la vita in un tragico incidente nautico a Venezia, poco dopo aver terminato la sua prima giornata di prova su un catamarano.
Mentre l’imbarcazione era ormeggiata alla Marina Santelena, la giovane è caduta in acqua e, secondo le prime ricostruzioni, potrebbe essere rimasta agganciata a una cima e, a causa di un’onda o di un movimento improvviso, è finita in acqua, impigliandosi nell’elica del motore.
Fonte foto: Vigili del Fuoco
I vigili del fuoco sono intervenuti rapidamente con due autopompe lagunari e l’elicottero Drago 160. Un sommozzatore è riuscito a liberare Anna in meno di un minuto, ma nonostante i tentativi di rianimazione da parte del personale del Suem, la ragazza è deceduta.
Chi era Anna Chiti
Anna Chiti, originaria di Treviso e residente a Malcontenta, aveva 17 anni ed era una studentessa dell’Istituto Nautico di Venezia.
Appassionata di imbarcazioni, aveva iniziato quel giorno una prova di lavoro su un catamarano, con la speranza di essere poi confermata e poter quindi continuare a seguire la sua passione.
Come riportato da TgCom24 era entusiasta di questa opportunità, desiderosa di fare esperienza nel settore nautico. Ma la giornata, iniziata con le migliori aspettative, si è purtroppo conclusa tragicamente.
Il racconto dei testimoni
L’imbarcazione sulla quale si trovava Anna era stata noleggiata da una quindicina di turisti, che si trovavano a bordo del catamarano e che hanno assistito impotenti alla tragedia. Alcuni testimoni hanno riferito di aver visto Anna cadere in acqua senza poter intervenire.
La Guardia Costiera ha ascoltato i passeggeri fino a tarda sera per raccogliere testimonianze utili alle indagini e alla ricostruzione della dinamica.
Sono inoltre stati sequestrati i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti nell’area, nella speranza di ottenere elementi utili alla precisa ricostruzione dell’incidente.
