Arezzo, aggredisce la compagna incinta e le stacca parte della lingua: 30enne finisce in carcere
Un trentenne arrestato ad Arezzo per aggressione alla compagna incinta in un locale. Attivato il Codice Rosso per violenza domestica.
Arresto per aggressione e lesioni gravissime da parte delle forze dell’ordine ad Arezzo. Un uomo di trent’anni è stato arrestato per aver aggredito violentemente la sua compagna incinta in un locale del centro cittadino.
Dettagli dell’operazione
Secondo quanto si legge sul sito della Polizia di Stato, la Squadra Mobile della Questura di Arezzo, insieme al Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri della Compagnia di Arezzo, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’ordinanza è stata emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Arezzo su richiesta della locale Procura della Repubblica.
La dinamica dell’aggressione
La vittima, una donna di ventinove anni incinta di pochi mesi, è stata gravemente ferita durante una lite. L’uomo, nel tentativo di baciarla, le ha morso la lingua causando un’avulsione parziale. Dopo l’aggressione, ha tentato di fuggire tra le vie del centro. La donna è stata soccorsa dai gestori del locale e trasportata d’urgenza all’ospedale di Arezzo, dove è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico per suturare parte dell’organo reciso.
La denuncia e le indagini
La ragazza, già vittima in passato di episodi di violenza mai denunciati, ha deciso di presentare denuncia al personale della Polizia di Stato presso l’ospedale. In seguito, è stato attivato il “Codice Rosso” previsto nei casi di violenza domestica e di genere. Le indagini hanno ricostruito la cronologia degli eventi, evidenziando le aggressioni e le violenze subite dalla donna nel corso della convivenza.
Conclusioni delle indagini
Raccolti gravi indizi di colpevolezza, il G.I.P. ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. La misura è stata eseguita dagli uomini della Squadra Mobile di Arezzo e dal Nucleo Operativo Radiomobile dei Carabinieri. L’indagato, già gravato da precedenti penali, è stato rintracciato presso la sua abitazione e condotto in carcere in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.