Cane ucciso e sezionato a Sezze vicino Latina: orrore ripreso dalle guardie zoofile, i resti in una busta

Un uomo ha ucciso e sezionato un cane a Sezze (Latina). Le guardie zoofile hanno ripreso l'orrore e segnalato alla Procura

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Ha uccisosezionato un cane, poi ha raccolto i resti in una busta. È successo a Sezze, in provincia di Latina. Qualcuno ha segnalato l’accaduto alle guardie zoofile che sono prontamente intervenute sul posto, in località Ceriara, dove hanno assistito all’orrore e lo hanno documentato. L’uomo, notando la presenza degli operatori, si è dato alla fuga. Il materiale raccolto verrà ora trasmesso alla Procura di Latina.

Orrore a Sezze (Latina): cane ucciso e smembrato

Le guardie ittiche zoofile della Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquea (Fipsas) lunedì 27 ottobre hanno ricevuto una segnalazione da Sezze (Latina). Gli operatori si sono portati in località Ceriara e hanno scoperto tutto l’orrore che era stato notificato al loro servizio.

Secondo Adnkronos un uomo stava sezionando il cadavere di un cane dopo averlo ucciso, e stava riponendo i pezzi dell’animale all’interno di una busta.

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Orrore a Sezze (Latina). Un uomo ha ucciso e sezionato un cane per poi riporne i pezzi in un sacchetto. Sorpreso dalle guardie zoofile, si è dato alla fuga

In pochi minuti gli operatori sarebbero riusciti a raccogliere materiale foto e video su quanto stava accadendo. Accortosi della loro presenza, quindi, l’uomo ha raccolto il suo macabro feticcio e si è allontanato dandosi alla macchia lungo le colline.

“Non ho mai assistito a un episodio del genere nel corso del nostro servizio”, ha riferito un membro delle guardie zoofile a Latina Today. La squadra era comandata dal responsabile regionale Emiliano Ciotti.

Le indagini della Procura di Latina

Raccolto il materiale necessario, le guardie della Fipsas hanno trasmesso l’intero contenuto alla Procura di Latina affinché vengano posti in essere tutti gli accertamenti di competenza.

Gli investigatori, soprattutto, dovranno capire se in zona si siano verificati episodi analoghi.

Il precedente in Sardegna

Nel 2022 un allevatore di 65 anni è stato arrestato a Genoni, nel Sarcidano, in Sardegna, dopo aver ucciso a sassate un cane. L’animale apparteneva a un cacciatore che in quel momento stava partecipando a una battuta. Il cane si era allontanato e il suo padrone, insospettito, aveva seguito la traccia del segnale Gps trasmesso dal collare.

Il cane giaceva privo di vita e con il cranio fracassato in mezzo alla boscaglia. I carabinieri avevano dunque arrestato un allevatore – a suo dire – esasperato per la presenza dei cani dei cacciatori che disturbavano il suo gregge.

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