Cantante trap a capo di una rete di pusher a Varese, 11 arresti: i dettagli dell'operazione "Note stonate"
Operazione "Note stonate" a Varese: 19 misure cautelari per traffico di droga, estorsione e armi. Coinvolto anche un cantante trap.
È di 19 ordinanze cautelari il bilancio dell’operazione “Note stonate” condotta dalla Squadra mobile di Varese, che ha portato all’arresto di 11 persone e all’applicazione di misure restrittive per altre 8 persone, tutte accusate a vario titolo di traffico di cocaina, eroina e hashish, estorsione e possesso di armi. Tra i destinatari delle misure figura anche il cantante di una band trap locale, ritenuto il fornitore di armi e capo di un gruppo di spacciatori. L’operazione è stata eseguita nella provincia di Varese e ha visto l’impiego di sofisticate tecnologie investigative.
Le indagini e la scoperta della base operativa
Stando alle informazioni pubblicate sul sito della Polizia di Stato, l’inchiesta ha preso avvio dal monitoraggio di un’area boschiva nel comune di Malnate (Varese), dove gli agenti hanno individuato una vera e propria postazione di spaccio gestita da tre arrestati. In questa zona, oltre al punto di vendita della droga, è stata scoperta anche una zona dormitorio e un arsenale composto da armi corte e lunghe, utilizzate presumibilmente per difendere l’attività illecita e per intimidire eventuali rivali o clienti insolventi.
Il ruolo del cantante trap e la struttura del gruppo
Le indagini hanno permesso di ricostruire la struttura della banda, al cui vertice è stato individuato il cantante di una band trap del varesotto. L’uomo, oltre a essere il principale fornitore di armi, coordinava le attività di spaccio e gestiva i rapporti tra i vari componenti del gruppo. Gli investigatori sono arrivati a lui seguendo le tracce di un altro uomo che, pur non partecipando direttamente allo spaccio, svolgeva compiti logistici fondamentali: ricaricava le batterie dei cellulari e delle auto, provvedeva ai pasti e si occupava degli spostamenti notturni nel bosco. Le sue attività sono state documentate grazie a intercettazioni ambientali effettuate all’interno della sua auto.
Le tecniche investigative e l’arresto dei pusher
Per monitorare i movimenti dei sospettati, la Polizia ha fatto ricorso a droni e visori notturni, strumenti che hanno consentito di ricostruire con precisione le abitudini dei tre pusher attivi nella zona boschiva di Malnate. Una volta raccolti sufficienti elementi di prova, gli agenti sono intervenuti arrestando i responsabili e sequestrando l’arsenale rinvenuto nella base operativa.
Le consegne di droga e le misure cautelari
Il nuovo focus investigativo, incentrato sul mondo della musica trap, ha permesso di documentare numerose consegne di cocaina e hashish in tutta la provincia di Varese. Queste attività hanno portato all’emissione di ulteriori misure cautelari nei confronti di altri soggetti coinvolti nella rete di spaccio.
Il tentativo di estorsione e la rappresaglia evitata
Nel corso delle indagini è emerso anche un episodio di estorsione ai danni della band trap. Un uomo della zona, già noto alle forze dell’ordine per precedenti penali, avrebbe tentato di incendiare la sede legale del gruppo a scopo intimidatorio. I membri della band, inizialmente intenzionati a rispondere con una rappresaglia armata, hanno infine scelto di chiudere la disputa pagando alcune migliaia di euro all’estorsore, evitando così un’escalation di violenza.

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.