Due maestre d'asilo sospese ad Asti per insulti e maltrattamenti, un bimbo è tornato a casa con l'occhio nero
Asti, bambini maltrattati all'interno dell'asilo paritario L’Albero dei Ragazzi: due maestre sospese
Maltrattamenti e persino insulti razzisti nei confronti di alcuni bambini ad Asti, all’asilo paritario L’Albero dei Ragazzi. Due maestre sono indagate per i fatti accaduti e sono state sospese dall’attività per un anno, attraverso un provvedimento cautelare del tribunale. Gli accertamenti sulle due donne sono scattati dopo che alcune madri hanno effettuato delle segnalazioni. In un caso, un bimbo è addirittura tornato a casa con un occhio nero.
- Asti, bimbi maltrattati all'asilo: due maestre sospese
- I maltrattamenti e gli insulti razzisti ripresi dalle telecamere
- Gli insulti razzisti e il furto di cibo dagli zainetti dei piccoli
Asti, bimbi maltrattati all’asilo: due maestre sospese
A raccontare che cosa avveniva all’interno dell’asilo paritario L’Albero dei Ragazzi sono stati i carabinieri del comando provinciale di Asti che hanno svolto le indagini.
“Le criticità sono state rilevate nelle aree destinate ad ospitare i bambini in età prescolare, le altre attività, che caratterizzano la struttura, non sono state oggetto di indagine“, hanno spiegato i militari, come riportato dal quotidiano La Stampa.
ANSA
Le indagini hanno avuto inizio dopo che alcune madri si sono rese conto che qualcosa non andava. Secondo quanto emerso, un giorno un bimbo è rientrato a casa con un occhio nero. Il genitore ha chiesto spiegazioni a una delle due maestre ora sospese, ricevendo una risposta non convincente. Da qui la decisione di denunciare.
“La maestra mi chiude in bagno per dispetto, mi ha dato una scopa sulla testa” ha raccontato il bimbo vittima dei maltrattamenti.
I maltrattamenti e gli insulti razzisti ripresi dalle telecamere
Innanzi a un simile scenario, gli investigatori, con la procura, hanno deciso di installare delle telecamere nelle classi e, purtroppo, i dubbi relativi ai maltrattamenti sono divenuti certezze.
Le microspie hanno mostrato violenze fisiche e psicologiche. Alcuni piccoli venivano strattonati a tavola, altri spostati di peso dalle sedie, altri ancora messi in castigo con l’obbligo a stare seduti a terra in un angolino.
“Un clima all’interno della struttura tutt’altro che protettivo e stimolante”, sottolinea chi si è occupato della vicenda che, tra l’altro, ha anche ‘sfumature’ razziste.
Gli insulti razzisti e il furto di cibo dagli zainetti dei piccoli
Le maestre si sono rese protagoniste di insulti a sfondo razziale. Un piccino albanese “viene apostrofato con epiteti oltraggiosi”, un altro di colore è stato chiamato più volte “zulu“.
“Quello è il modo di mangiare? Con le mani? Sembri uno zulu”. Una delle frasi scandite dalle insegnanti che non rispettavano nemmeno le regole igienico-sanitarie.
A una bimba è stato dato un alimento preso dalla spazzatura. E ancora, una delle maestre è stata immortalata a rovistare negli zainetti dei piccoli per “prelevare” e “assaggiare anche con le mani” il cibo preparato dalle mamme per i figli.
Alla luce di quanto emerso dalle indagini, è stata chiesta dal Gip l’esecuzione della misura cautelare per le due maestre con l’interdizione temporanea ad esercitare l’attività di insegnante nelle scuole di ogni ordine e grado.
