Elezioni presidenziali in Romania, si torna al voto dopo l'annullamento: Simion favorito, rischio ballottaggio

La Romania torna alle urne dopo l'annullamento delle elezioni presidenziali 2024. Undici candidati in corsa, Simion in testa nei sondaggi

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I cittadini della Romania sono tornati alle urne per il primo turno delle elezioni presidenziali, a cinque mesi dall’annullamento del precedente voto che aveva generato una delle peggiori crisi politiche del Paese negli ultimi decenni. Le operazioni di voto sono iniziate alle 7 del mattino (le 6 in Italia) e si concluderanno alle 21 ora locale. Sono undici i candidati in corsa, ma il risultato definitivo verrà probabilmente deciso al ballottaggio del 18 maggio.

Le elezioni presidenziali in Romania

Secondo i dati ufficiali diffusi alle 14, aveva già votato circa il 28,7% degli aventi diritto, pari a 5,1 milioni di persone, tra cui oltre 630.000 rumeni residenti all’estero.

Come riporta Adnkronos, il voto si svolge in un clima segnato da sfiducia popolare, proteste e accuse di interferenze esterne.

Simion Georgescu ANSA

George Simion e Calin Georgescu intervistati dai giornalisti

A novembre, il primo turno delle presidenziali era stato annullato dalla Corte Suprema, che aveva riscontrato irregolarità e influenze russe nella consultazione che aveva visto in testa Calin Georgescu, outsider di estrema destra.

Georgescu, oggi indagato ed escluso dalla nuova tornata, ha denunciato una “frode istituzionale” e continua a ricevere l’appoggio di una parte dell’elettorato e di figure internazionali come Elon Musk e il vice presidente degli Usa J.D. Vance.

George Simion in vantaggio nei sondaggi

Il principale favorito di queste elezioni presidenziali rumene è George Simion, leader del partito ultraconservatore AUR (Alleanza per l’Unione dei Romeni), alleato dei Conservatori europei.

Simion ha raccolto parte dell’elettorato di Georgescu, puntando su un messaggio nazionalista, anti-establishment e di ispirazione MAGA. Si è presentato al seggio con Georgescu, affermando: “Siamo qui per riportare l’ordine costituzionale”.

Simion è accusato dai suoi avversari di posizioni filorusse, no-vax e magiarofobiche. Ma il suo consenso è in crescita, soprattutto tra i giovani e nelle aree rurali della Romania.

Chi sfiderà Simion al ballottaggio?

A contendergli il secondo turno sono principalmente due candidati:

  • Crin Antonescu, leader del Partito Nazionale Liberale, sostenuto dalla coalizione di governo pro-europea (che include socialdemocratici e minoranze).
  • Nicusor Dan, sindaco di Bucarest, matematico ed ex attivista anticorruzione, oggi indipendente, con un profilo liberale ma conservatore sui diritti civili.

Tra gli outsider, si segnalano l’ex premier Victor Ponta, con una campagna “Romania First” in stile Trump, ed Elena Lasconi, progressista e atlantista, ex volto noto della tv e sorpresa del primo turno annullato, dove arrivò seconda.

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