Elon Musk nega le accuse sull'assunzione di droghe e pubblica l'esame delle urine, ma il test è ambiguo
Elon Musk pubblica i risultati di un test antidroga per smentire l’uso di sostanze. Ma l’esame delle urine solleva dubbi temporali e metodologici
Elon Musk ha pubblicato un esame delle urine per smentire le accuse del New York Times sull’uso di droghe come ketamina ed ecstasy durante la campagna elettorale del 2024. Il test, datato 11 giugno e risultato negativo, non basta però a fugare i dubbi: secondo molti esperti, l’analisi non rileva consumi avvenuti mesi prima e non smentisce l’inchiesta.
- Elon Musk pubblica il risultato dell’esame delle urine
- Ma il test non copre il periodo delle accuse sulle droghe
- Le accuse del New York Times e le reazioni
Elon Musk pubblica il risultato dell’esame delle urine
L’11 giugno Elon Musk si è sottoposto a un test antidroga presso “Fastest Labs of South Austin”, in Texas. Il risultato? Negativo su tutte le sostanze analizzate: cocaina, ketamina, cannabinoidi, fentanyl, anfetamine, benzodiazepine e altre 18 categorie.
Il risultato è stato pubblicato sul suo profilo X con un semplice “lol”, come risposta ironica alle accuse.
ANSA
Elon Musk
Musk ha voluto così smentire pubblicamente il New York Times, che aveva parlato di un abuso cronico di ketamina con problemi alla vescica, oltre a raccontare dell’esistenza di un portapillole contenente una ventina di farmaci. In un altro post, l’imprenditore ha anche sfidato i giornalisti di Times e Wall Street Journal a pubblicare i propri test antidroga.
Ma il test non copre il periodo delle accuse sulle droghe
Il problema, però, è temporale. L’esame delle urine pubblicato da Musk è stato effettuato il mese successivo alla pubblicazione dell’inchiesta (31 maggio), ma l’articolo del New York Times si riferisce a eventi avvenuti durante la campagna elettorale del 2024, quindi oltre sei mesi prima.
Come spiegano gli esperti dell’Addiction Center, l’urina rileva l’assunzione di droghe solo nei giorni immediatamente precedenti. Alcune sostanze, come l’alcool, scompaiono entro 3-5 giorni. La ketamina, nello specifico, è rilevabile fino a 14 giorni.
Dunque il test dimostra che Musk non ha assunto droghe nelle due settimane precedenti, ma non smentisce le accuse dei giornalisti.
Le accuse del New York Times e le reazioni
Secondo l’inchiesta del New York Times, Musk avrebbe abusato di diverse sostanze durante l’intensa fase della campagna elettorale, mentre appoggiava Donald Trump.
Non è la prima volta che il patron di Tesla e SpaceX viene associato al consumo di stupefacenti: anni fa fumò marijuana in diretta con Joe Rogan e ha ammesso di aver fatto uso di ketamina “su prescrizione”.
Dopo le polemiche, Musk ha respinto tutto come “una campagna di bugie” e ha accusato il Times di “avere mentito anche sul Russiagate”.
La pubblicazione del test appare quindi come un gesto di comunicazione strategica, volto a rassicurare azionisti e investitori, più che una reale confutazione dell’inchiesta giornalistica.
