Follia di un calciatore del Polverara, testata all'arbitro e minacce di morte: denuncia e maxi squalifica
Un calciatore di Polverara è stato squalificato per 5 anni per aver aggredito l'arbitro durante una partita di Seconda Categoria.
Un episodio di violenza ha scosso il mondo del calcio dilettantistico nel Padovano, a Polverara, dove un calciatore è stato squalificato per aggressione all’arbitro durante una partita di Seconda Categoria. Il fatto è avvenuto domenica 18 maggio, quando il 37enne giocatore del San Fidenzio Polverara ha colpito l’arbitro con una testata al naso, costringendolo a sospendere la partita.
La dinamica dell’incidente
Come indicato dal portale ufficiale della Polizia di Stato, l’incidente è avvenuto durante i minuti di recupero della partita contro il Due Stelle. Al 47′ minuto del secondo tempo, il guardalinee ha segnalato al direttore di gara che un giocatore del San Fidenzio Polverara, con la maglia numero 20, aveva colpito volontariamente un avversario alla caviglia. Il direttore di gara, preso atto della gravità del comportamento, ha espulso immediatamente il giocatore dal campo. Quest’ultimo, contrariato, ha reagito colpendo l’arbitro con una testata al naso, provocandogli dolori e nausea.
Le conseguenze dell’aggressione
Al rientro negli spogliatoi, il calciatore ha continuato a minacciare l’arbitro e i guardalinee, dichiarando: “Vi spacco la faccia a tutti e tre e vi ammazzo!”. Solo l’intervento tempestivo di alcuni compagni di squadra e del Presidente della Sezione A.I.A. di Venezia ha evitato ulteriori violenze. L’arbitro, un 25enne, ha riportato una frattura delle ossa nasali con una prognosi di 15 giorni.
Provvedimenti disciplinari e legali
L’episodio è stato sanzionato il 21 maggio dal Giudice Sportivo della Figc con una squalifica di 5 anni per il calciatore. Il Questore ha incaricato la Digos di approfondire l’accaduto, portando alla denuncia del 37enne alla Procura della Repubblica per lesioni e minacce aggravate. Inoltre, il calciatore è stato colpito da un provvedimento di Daspo Sportivo, che gli vieta di accedere a eventi sportivi per i prossimi 5 anni in Italia e all’estero. Grazie alla collaborazione della terna arbitrale e dei calciatori, la Questura di Padova è riuscita a ricostruire l’esatta dinamica dell’evento.

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.