Frase omofoba di Aguzzi (FI) in Consiglio Regionale ad Ancona, il video dello scontro con Carancini (Pd)

Caos al Consiglio Regionale di Ancona. Durante la lite tra Aguzzi e Carancini viene pronunciata una battuta discriminatoria

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“Se voi state dalla parte di chi fa quelle robe lì, che lo prende in quel posto…”: è questa la frase pronunciata dall’assessore Stefano Aguzzi, esponente di Forza Italia nel Consiglio Regionale delle Marche. Le parole omofobe sono arrivate in risposta a uno scontro con il consigliere, del Partito Democratico, Romano Carancini nel corso di un’assemblea nel capoluogo Ancona.

La lite con Carancini al Consiglio Regionale

È stata a dir poco movimentata l’assemblea del Consiglio Regionale delle Marche di martedì 10 giugno.

Le mancate risposte all’interrogazione dei dem riguardante una casa di riposo di Recanati, hanno scatenato le ire del consigliere Romano Carancini.

Romano CaranciniFonte foto: ANSA
Romano Carancini

Mentre Carancini aizzava l’assemblea con toni a dir poco accesi, in sala è entrato l’assessore Stefano Aguzzi, delegato del Presidente di Regione Francesco Acquaroli.

“Chi ha fatto arrabbiare Carancini?” ha chiesto, con non velata ironia, l’esponente di Forza Italia.

La battutina ha alterato ulteriormente il collega del Partito Democratico, che ha risposto che “le battute Aguzzi se le può mettere in un posto dove lui ritiene”.

A quel punto il vocio e il fracasso in aula sono diventati tale da costringere il Presidente dell’assemblea Dino Latini a interrompere la seduta.

Ed è stato proprio nel corso dei 10 minuti di pausa che si è consumato il fattaccio diventato oggetto di cronaca nazionale.

Aguzzi si scusa per la frase omofoba

Mentre proseguiva il battibecco tra Carancini e Aguzzi, quest’ultimo avrebbero detto: “se voi state dalla parte di quelle persone lì, che lo prendono in quel posto, non è che poi lo domandano a me”.

La frase, considerata una battuta di spirito dagli alleati dell’assessore di FI, ha causato l’indignazione dell’opposizione.

Qualche ora dopo, Aguzzi ha pubblicato un video sui social per raccontare la sua versione dei fatti: “sono stato pesantemente offeso e attaccato da un consigliere del Partito Democratico”.

“Ho risposto – prosegue l’assessore – in maniera forse un pochino troppo colorita. […] Quelle frasi potrebbero aver suscitato qualche perplessità da parte di chi le ascolta”.

Infine, Stefano Aguzzi porge le sue scuse: “Non sono frasi che solitamente uso, è stata solo una reazione ad una provocazione, per la quale sinceramente chiedo scusa se qualcuno si è sentito tirare in causa in qualche modo, ma non fanno certo parte del mio pensiero”.

L’indignazione dopo il caos di Ancona

Dura è arrivata la condanna da parte delle associazioni in rappresentanza della comunità Lgbtqia+ delle Marche, da Arcigay al comitato del Pride.

Espressa “profonda indignazione” per affermazioni ritenute “non solo gravi e offensive” ma simbolo di “una ferita aperta per tutte le persone Lgbtqia+ che ogni giorno lottano per essere rispettate”.

Frasi del genere, pronunciate da “chi rappresenta le istituzioni” potrebbero legittimare e alimentare “atteggiamenti discriminatori

I rappresentati dell’Arcigay chiedono al Presidente Acquaroli e alla sua giunta di prendere “una posizione chiara e netta di condanna nei confronti di simili atteggiamenti”.

aguzzi Fonte foto: ANSA