Latitante turco ricercato da 10 anni trovato a Rimini in un albergo con la famiglia: l'accusa è pesantissima
Trafficante turco arrestato a Rimini dopo 10 anni di latitanza: era ricercato per spaccio internazionale di droga e associazione a delinquere.
Arresto della Polizia di Stato a Rimini, dove un uomo di nazionalità turca, ricercato da dieci anni per spaccio internazionale di droga, è stato rintracciato e fermato. L’uomo, destinatario di un mandato di arresto internazionale emesso dalle autorità giudiziarie della Turchia, è stato individuato nella notte tra il 7 luglio e l’8 luglio presso una struttura ricettiva della città, dove si trovava insieme alla famiglia. L’arresto è stato reso possibile grazie all’intensificazione dei controlli estivi e a una segnalazione proveniente da un sistema di localizzazione.
La fonte della notizia
Secondo quanto si legge sul sito della Polizia di Stato, l’operazione si è svolta nell’ambito di un servizio di controllo del territorio, che ha visto impegnati 3 equipaggi della Squadra Volante della Questura di Rimini. L’uomo arrestato era oggetto di un mandato di arresto internazionale emesso dall’Alta Corte Criminale di Istanbul il 16 dicembre 2015, per i reati di possesso e associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Un decennio di latitanza interrotto
L’uomo, di origini turche, era riuscito a sfuggire alla cattura per dieci anni, nonostante fosse stato inserito nelle liste dei ricercati internazionali. La sua presenza a Rimini è stata segnalata da un sistema di localizzazione, che ha permesso agli agenti di intervenire tempestivamente. Al momento dell’arresto, il latitante si trovava in compagnia della sua famiglia all’interno di una struttura ricettiva della città.
Il mandato di arresto internazionale
L’Alta Corte Criminale di Istanbul aveva disposto il mandato di arresto nei confronti dell’uomo il 16 dicembre 2015, accusandolo di possesso e associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. Secondo le autorità turche, il trafficante avrebbe fatto parte di un’organizzazione criminale strutturata gerarchicamente, con una precisa suddivisione dei compiti tra i membri. L’organizzazione si occupava dello spaccio di diverse tipologie di droga, tra cui cocaina, canapa indiana, cannabis, anfetamina e MDMA. Per questi reati, la pena prevista dalla legge turca si aggira intorno ai 14 anni di reclusione.
L’operazione della Polizia di Stato
Come indicato dal portale ufficiale della Polizia di Stato, l’arresto è avvenuto durante un servizio di controllo del territorio, intensificato in occasione della stagione estiva. Gli agenti della Squadra Volante della Questura di Rimini hanno ricevuto una segnalazione tramite un sistema di localizzazione, che indicava la presenza del ricercato presso una struttura ricettiva della città. Dopo aver verificato l’identità dell’uomo, gli agenti sono intervenuti e lo hanno fermato senza che opponesse resistenza.
Il ruolo nell’organizzazione criminale
Le indagini condotte dalle autorità turche hanno permesso di ricostruire il ruolo dell’uomo all’interno dell’organizzazione criminale. Secondo quanto emerso, il trafficante avrebbe partecipato in modo stabile alle attività del gruppo, contribuendo allo spaccio di sostanze stupefacenti sia in Turchia che all’estero. L’organizzazione era caratterizzata da una struttura gerarchica ben definita, con una chiara suddivisione dei compiti tra i membri, che si occupavano della gestione, del trasporto e della distribuzione delle droghe.
Le sostanze stupefacenti coinvolte
L’organizzazione criminale di cui faceva parte il trafficante arrestato a Rimini era attiva nello spaccio di numerose sostanze stupefacenti. Tra queste figurano cocaina, canapa indiana, cannabis, anfetamina e MDMA. Le attività illecite del gruppo avevano permesso di immettere sul mercato ingenti quantitativi di droga, destinati sia al consumo locale che internazionale.
Le fasi successive all’arresto
Dopo l’arresto, l’uomo è stato accompagnato presso gli Uffici della Questura di Rimini per gli adempimenti di rito. Successivamente, è stato trasferito nella locale casa circondariale, dove resterà in attesa delle procedure di estradizione verso la Turchia. Le autorità italiane hanno già avviato le pratiche necessarie per il trasferimento del detenuto, in conformità con le normative internazionali in materia di cooperazione giudiziaria.
La presunzione di innocenza
Come ricordato dalla Polizia di Stato, nei confronti delle persone indiziate e imputate vige la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva. L’uomo arrestato a Rimini dovrà ora affrontare il procedimento di estradizione e, successivamente, il processo davanti alle autorità giudiziarie turche.

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.