Madre di Sara Campanella in lacrime alla fiaccolata per la figlia: "È con noi, grazie a chi le ha dato voce"
Cetty Zaccaria, la madre di Sara Campanella, uccisa a Messina, ha parlato in occasione della fiaccolata organizzata per commemorarla
La madre di Sara Campanella, la 22enne accoltellata a morte a Messina, ha parlato, in lacrime, alla fiaccolata per commemorare sua figlia. Cetty Zaccaria, questo il suo nome, ha ringraziato i tanti presenti a nome della ragazza per averle dato voce per l’ultima volta. Accanto a lei, erano presenti il marito e il figlio.
Sara Campanella, parla la madre
"Ringrazio tutti i presenti qui. Dico grazie a nome di Sara, Sarà è con noi. Grazie a loro, ai ragazzi, agli studenti che hanno dato voce a Sara e la darete anche voi, insieme a noi. Grazie a tutti", ha detto la donna, commossa e addolorata, a margine della fiaccolata organizzata nella serata di giovedì 3 aprile.
Alla manifestazione c’erano oltre quattromila persone. La madre di Sara Campanella ha parlato davanti al Rettorato. Al suo fianco c’erano anche il sindaco di Messina, Federico Basile, e la rettrice dell’Università, Giovanna Spatari.
La fiaccolata a Messina
Maria Concetta Zaccaria, la madre di Sara Campanella, ha parlato al microfono prima della partenza della fiaccolata, alle 19.30. Il suo intervento è stato accompagnato prima da un lungo silenzio quando è comparsa la sua sagoma e poi da uno scroscio di applausi dei presenti tra cui gli studenti dell’Università di Messina e delle scuole, le associazioni studentesche, i sindacati, "Non una di meno", i centri anti-violenza, il personale tecnico-amministrativo dell’ateneo messinese e tutte le persone che hanno voluto commemorare la 22enne.
La fiaccolata è stata accompagnata da alcuni striscioni che chiedevano giustizia ed è partita dal giardino del rettorato intitolato a Lorena Quaranta, anche lei vittima di violenza. Il fratello della studentessa, Claudio, ha mandato un bacio alla folla e detto: "Lotterò sino alla fine dei miei giorni. Sara merita giustizia".
Nella mattinata di venerdì 4 aprile, al Policlinico di Messina, verrà eseguita l’autopsia sul corpo della giovane donna. Per il suo assassinio è stato fermato un suo collega universitario, Stefano Argentino, che ha confessato di averla uccisa.
In memoria della studentessa
Nell’occasione la rettrice ha annunciato che alla ragazza verrà conferita la laurea alla memoria. Sara infatti aveva da poco cominciato a scrivere la tesi di laurea e si sarebbe dovuta laureare a novembre in tecniche di laboratorio biomedico. "Sara è stata una grande studentessa e merita il riconoscimento della laurea. Non la dimenticheremo mai e resteremo sempre al fianco della sua famiglia. I sogni di Sara Campanella sono stati spezzati ma noi le conferiremo un titolo a cui teneva tantissimo".
Anche il sindaco di Messina ha voluto ricordarla e preannunciato che il comune la omaggerà. "Non ci sono parole per commentare quello che è successo a questa povera ragazza. Bisogna parlare e affrontare temi che sembrano scontati e invece non lo sono. Capire che il rispetto della persona deve essere più importante di tutto. Bisogna, come istituzioni, lavorare per sollecitare lo spirito di coesione sociale. Per ricordare Sara oggi, parlando con la mamma, abbiamo deciso di creare qualcosa, nel luogo dov’è avvenuta la tragedia, che rifaccia nascere la speranza". Un’altra fiaccolata poi è in programma domenica alle 20.30.
Poche ore dopo il femminicidio della figlia di lunedì, Cetty Zaccaria aveva condiviso un commovente post su Facebook nel quale salutava Sara. "Sara non parla più, non ride più, è fredda…non c’è più colore, non c’è più il "nostro sole", non c’è più la brezza del mare che tu amavi tanto, non c’è più aria… C’è solo buio e abisso. Tu sei la mia cometa e girando per l’universo te ne vai… Noi non sapevamo che era perseguitata…lei pensava coraggiosa di gestire il "suo NO!"…perché non era niente per lei, non stavano insieme, lei voleva solo che la lasciasse stare, voleva vivere e sognare e laurearsi. Voleva chiedere la tesi di laurea in oncologia, una ricerca sperimentale mi diceva, per poi specializzarsi e poi fare anatomia patologica per fare le autopsie. E invece adesso l’autopsia la faranno a te, amore della mia vita!!! Bisogna SEMPRE parlare per denunciare!!! Aiutatemi a dare voce a Sara".
