Morta Koyo Kouoh a 57 anni, sarebbe stata la prima curatrice africana della Biennale d’arte di Venezia
Mondo dell’arte in lutto per la morte improvvisa di Koyo Kouoh, 57enne camerunense che avrebbe dovuto dirigere la Biennale d’Arte di Venezia
Koyo Kouoh è morta improvvisamente a 57 anni. Avrebbe dovuto curare l’edizione 2026 della Biennale d’Arte di Venezia e sarebbe stata la prima africana a ricoprire questo ruolo. La notizia è arrivata nel giorno dell’inaugurazione della Biennale di Architettura. Koyo Kouoh era originaria del Camerun e da diversi mesi stava lavorando al tema della sessantunesima edizione della rassegna.
- Addio a Koyo Kouoh, prima curatrice africana della Biennale di Venezia
- La carriera di Koyo Kouoh: dal Camerun alla Biennale d’Arte
- La Biennale: “Lascia un vuoto immenso nell’arte contemporanea”
Addio a Koyo Kouoh, prima curatrice africana della Biennale di Venezia
A dare la notizia della morte di Koyo Kouoh è stata la stessa Biennale attraverso una nota, nella quale si parla di “sgomento per l’improvvisa e prematura scomparsa” della curatrice della Biennale d’Arte 2026.
Nata in Camerun, Koyo Kouoh era stata nominata curatrice della prossima Biennale d’arte di Venezia nel dicembre 2024 e avrebbe dovuto organizzare l’edizione in programma nel 2026.
Fonte foto: ANSA
Koyo Kouoh insieme al presidente francese Emmanuel Macron durante il New Africa-France 2021 Summit a Montpellier
La carriera di Koyo Kouoh: dal Camerun alla Biennale d’Arte
Tra dieci giorni, il prossimo 20 maggio, è prevista la presentazione del titolo e del tema della sessantunesima Biennale d’Arte di Venezia, che per la prima volta era stata affidata a una curatrice africana.
La sua nomina era arrivata a sorpresa dal presidente della Biennale di Venezia, Pietrangelo Buttafuoco, dopo quella del brasiliano Adriano Pedrosa che aveva curato l’edizione 2024. Nata nel 1967, Koyo Kouoh dal 2019 era direttrice dello Zeitz Museum of Contemporary Art Africa (Zeitz MOCAA) a Città del Capo, in Sudafrica. In precedenza, aveva fondato e diretto il RAW Material Company, una sorta di officina per l’arte e la conoscenza con sede a Dakr, in Senegal.
Nel 2020 Koyo Kouoh aveva ricevuto in Svizzera il Grand Prix Meret Oppenheim per i suoi successi nel campo dell’arte e dell’architettura.
La Biennale: “Lascia un vuoto immenso nell’arte contemporanea”
La nomina a curatrice della Biennale d’Arte di Venezia era stato il coronamento di una carriera in ascesa per Koyo Kouoh. Una carriera improvvisamente terminata con l’improvvisa morte, a 57 anni, della prima curatrice africana della rassegna veneziana.
“La sua morte lascia un vuoto immenso nel mondo dell’arte contemporanea e nella comunità internazionale di artisti, curatori e studiosi, che hanno apprezzato il suo straordinario impegno intellettuale e umano“, si legge nel comunicato della Biennale di Venezia.
“La Biennale di Venezia tutta si stringe con affetto alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che hanno condiviso con lei un percorso di ricerca e di pensiero critico sull’arte contemporanea”, conclude la nota in ricordo della 57enne nata in Camerun.
La scorsa estate l’attore americano William Dafoe era stato nominato direttore artistico del settore Teatro della Biennale di Venezia per il biennio 2025-2026.
