Morte Davide Astori, condanne ai medici ma niente soldi per la famiglia: un certificato è stato retrodatato

Morte Davide Astori, tre medici condannati per certificato falso. Niente risarcimento per la compagna Francesca Fioretti e la famiglia del calciatore

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Condanne lievi e nessun risarcimento per la famiglia di Davide Astori, il capitano della Fiorentina morto nel 2018. Il Tribunale di Firenze ha condannato tre medici per falsificazione di certificati medici legati al caso, ma ha respinto le richieste dei familiari. Tra i condannati anche Giorgio Galanti, già giudicato colpevole per omicidio colposo.

Tre medici condannati per il certificato falso di Davide Astori

Nuove condanne nel procedimento parallelo sulla morte di Davide Astori, scomparso nel 2018 a Udine durante un ritiro con la Fiorentina.

Come riporta il Corriere della Sera, venerdì 13 giugno il Tribunale di Firenze ha inflitto un anno di reclusione a Giorgio Galanti, ex direttore di medicina sportiva dell’ospedale di Careggi, già condannato in via definitiva per omicidio colposo. Otto mesi, invece, per la dottoressa Loria Toncelli e il professore Pietro Amedeo Modesti, accusato anche di distruzione di atto vero.

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Uno striscione dei tifosi della Fiorentina per Davide Astori

Le pene sono state ridotte rispetto alle richieste della Procura, che non ha ottenuto il riconoscimento dell’aggravante del “certificato fidefacente”.

La falsificazione del certificato medico del 2017

Secondo l’accusa, i tre medici avrebbero alterato un documento relativo a una visita agonistica sostenuta da Astori il 10 luglio 2017, facendo risultare retrodatata una valutazione cardiologica assente nella cartella clinica originale.

Un falso ideologico, secondo la Procura, finalizzato a minimizzare le responsabilità mediche emerse nel processo principale.

La prova decisiva sarebbe emersa nel confronto tra le date dei documenti e le testimonianze raccolte. Galanti, già consulente della Fiorentina, aveva rilasciato l’idoneità sportiva ad Astori ignorando segnali clinici rilevanti.

Nessun risarcimento per Francesca Fioretti e la famiglia

La decisione del giudice De Meo ha anche respinto le richieste di risarcimento avanzate dalla compagna di Astori, Francesca Fioretti, presente in aula con la figlia Vittoria, e dai genitori e dal fratello del calciatore.

“Quello che mi interessava era che emergesse la verità, ed è successo”, ha dichiarato Fioretti.

Il tribunale ha però stabilito che non sussistano i presupposti per riconoscere un danno economico. Resta il peso morale di una vicenda dolorosa, in cui i procedimenti giudiziari hanno portato solo parziali risposte, ma non hanno ancora placato del tutto la sete di giustizia.

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