Morto Bruno il cane eroe premiato da Giorgia Meloni, ucciso da emorragia causata dai wurstel farciti di chiodi
Bruno, il cane eroe che era stato anche premiato da Giorgia Meloni, è morto a Taranto: ignoti gli hanno lanciato dei wurstel farciti di chiodi
È morto Bruno, il cane eroe che era stato premiato anche da Giorgia Meloni. L’animale dell’Unità Cinofila da Soccorso Endas è stato ucciso da un’emorragia causata dall’aver ingerito dei wurstel farciti di chiodi che gli erano stati lanciati come esca. Un crimine questo dunque premeditato e che ha scosso la comunità di Taranto, dove viveva in una struttura di addestramento.
- Bruno il cane eroe morto per emorragia
- Era stato premiato da Giorgia Meloni
- Il ricordo del suo conduttore
Bruno il cane eroe morto per emorragia
Si è spento nel modo più cruento e più crudele Bruno, il cane eroe che rappresentava una vera e propria eccellenza per la struttura di addestramento di Talsano, Taranto.
L’animale aveva salvato ben nove persone disperse ed era specializzato nel ritrovamento di cadaveri. È stato ucciso da ignoti che hanno gettato nelle sue vicinanze dei wurstel farciti di chiodi che gli hanno causato un’emorragia fatale.
Era stato premiato da Giorgia Meloni
Bruno aveva 7 anni, era di razza Bloodhound ed era un cane da sangue, di soccorso, unico in Italia: aveva salvato nove persone disperse ed era convocato in tutta Italia per ritrovare cadaveri. Aveva contribuito anche a far sequestrare dalle forze dell’ordine i cani maltrattati e utilizzati per i combattimenti tra animali.
Per il suo straordinario contributo era stato premiato anche dalla presidente del consiglio, Giorgia Meloni. Tanti i premi che le massime autorità cittadine e nazionali gli hanno riservato: tra questi anche un riconoscimento a Palazzo di Città a Taranto.
Bruno era stato preso in Belgio, era stato addestrato in Svizzera e poi era diventato conosciuto e riconosciuto come il migliore dei cani salvatori e soccorritori.
Il ricordo del suo conduttore
Bruno è morto a causa di un’emorragia interna. Nella mattinata del 4 luglio è stato ritrovato accasciato, senza vita, dal suo istruttore, Arcangelo Caressa, direttore tecnico nazionale del settore cinofilia e cinotecnica dell’Endas. È stato adescato con dei wurstel farciti con chiodi che gli sono stati lanciati nelle sue vicinanze, un gesto dunque premeditato.
La sua morte – avvenuta dopo ore di agonia – ha scosso l’intera comunità. Procura di Taranto e polizia hanno avviato le indagini per individuare i responsabili.
Il suo conduttore, Arcangelo Caressa, ha scritto un lungo post per ricordarlo e salutarlo per l’ultima volta. “Una morte orrenda e disumana ad opera di qualcuno che ha lanciato al di là dei cancelli il cibo. Saranno persone alle quali la nostra attività evidentemente dà fastidio. È una pura questione di cattiveria e invidia. Hai lottato una vita intera per aiutare l’essere umano, ed è stato proprio un essere umano a spezzarti. Quando un vostro parente avrà bisogno di Bruno lui non ci sarà più. Ti voglio bene amico mio. Per sempre con noi”.
