Nuove minacce a Carlo Calenda, leader Azione replica sui social e dà appuntamento: "Provateci codardelli"
In un liceo di Genova sono comparse nuove scritte intimidatorie ai danni di Carlo Calenda e Pina Picierno. Il precedente a Roma
Il leader di Azione, Carlo Calenda, ha denunciato nuove minacce nei suoi confronti, apparse sui muri di un liceo a Genova. Le scritte contro di lui, come “Calenda traditore” e “Sopprimiamo Calenda”, hanno portato il politico a rispondere sui social, invitando ironicamente gli autori a presentarsi alla sede del suo partito a Roma.
La reazione di Carlo Calenda alle nuove minacce
Carlo Calenda ha reagito alle nuove minacce ricevute pubblicando sui social l’indirizzo della sede del suo partito. Sui muri di un liceo a Genova sono comparse scritte intimidatorie contro il leader di Azione e un’altra esponente politica, Pina Picierno del Pd.
Calenda ha postato sul suo profilo X le foto delle scritte che lo bollavano come “traditore” e che invitavano a “sopprimerlo”.
“C’è un bel clima” ha commentato, poi ha sfidato gli autori a presentarsi alla sede di Azione a Roma, ribadendo: “Corso Vittorio Emanuele II, 21. Provateci codardelli”.
Le minacce precedenti
Non è la prima volta che Carlo Calenda si trova a essere bersaglio di messaggi offensivi ed intimidatori. Il 9 marzo la scritta “Calenda infame” era apparsa davanti alla scuola di Roma frequentata dal figlio del leader di Azione.
Anche in quel caso, la risposta del politico era stata dello stesso tenore: Calenda aveva invitato l’autore della scritta a presentarsi di persona per dirgli faccia a faccia ciò che pensava, sottolineando di non avere alcuna scorta.
Le reazioni
Le reazioni politiche erano state rapide e unanimi. Il capogruppo di Azione, Matteo Richetti, aveva condannato l’episodio. “Condanna a quei vigliacchi che hanno insultato e infangato Carlo Calenda, per di più facendolo davanti alla scuola frequentata dal figlio” aveva affermato.
Elena Bonetti aveva espresso solidarietà a Calenda e alla sua famiglia. “Colpire un leader politico cercando di intimidirlo addirittura nei pressi della scuola di suo figlio è un atto vile e inaccettabile” aveva affermato. “So che Carlo non si lascerà intimidire, e con lui non si fermerà il nostro impegno”.
Anche il Pd, con Filippo Sensi, e il M5s, con Stefano Patuanelli, avevano manifestato solidarietà. “Gli infami sono quelli che minacciano, mafiette di vigliacchi che detestano la democrazia e la libertà di opinione e di parola” aveva scritto Sensi. “L’idiozia di questo gesto è incommentabile” le parole di Patuanelli.
Anche Paolo Emilio Russo di Forza Italia aveva condannato l’atto vandalico “che non può e non deve essere tollerato. Le autorità sapranno certamente risalire ai colpevoli, evitare che ci riprovino o che questo modo vile di agire possa in qualche modo sembrare ‘normale’ “.
