Omicidio a Foggia, donna protetta dal Codice rosso uccisa a pochi metri da casa: aveva denunciato il suo ex
A Foggia c'è stato un omicidio: la vittima è una donna, che era protetta dal Codice rosso dopo aver presentato una denuncia nei confronti dell'ex
Un nuovo omicidio si è consumato a Foggia. Una donna di 46 anni, di origini marocchine, è stata uccisa a coltellate. La 46enne, residente nella città pugliese, aveva presentato una denuncia contro il suo ex compagno, suo connazionale, ed era protetta dal cosiddetto Codice rosso. La donna abitava da sola in un appartamento nel centro storico. È stata ritrovata senza vita a pochi metri di distanza dalla sua abitazione. Le forze dell’ordine stanno provando a rintracciare l’ex.
- Omicidio a Foggia: cosa è successo
- La donna vittima di omicidio a Foggia aveva denunciato l'ex
- Le parole di un testimone: "Urlo disumano"
- Chi era la vittima
- Cos'è il Codice rosso
Omicidio a Foggia: cosa è successo
Nella notte tra mercoledì 6 e giovedì 7 agosto, una donna di 46 anni, di origini marocchine, è stata trovata riversa a terra senza vita a Foggia in vico Cibele, una traversa di via Nicola Parisi, a pochi metri dalla sua abitazione.
A scoprire il corpo e lanciare l’allarme sono stati alcuni residenti, richiamati dalle urla attorno alle 2 del mattino.
ANSA
L’omicidio è avvenuto in vico Cibele, nel centro storico di Foggia
Secondo una prima ricostruzione dei fatti riportata da Foggia Today, la vittima dell’omicidio sarebbe rincasata poco prima dell’aggressione, per poi uscire nuovamente e incontrare il suo assassino vicino alla sua abitazione.
I motivi del delitto sono ancora ignoti, ma gli agenti della Polizia di Stato, giunti sul posto, non escludono alcuna pista, inclusa quella passionale.
Si ipotizza che possa essere stato il suo ex, un suo connazionale, ad aggredirla: secondo quanto appreso da ANSA, la vittima, accortasi della presenza dell’uomo, sarebbe riuscita a telefonare alla polizia.
Gli agenti, però, sarebbero arrivati a decesso consumato.
La donna vittima di omicidio a Foggia aveva denunciato l’ex
Sembra che la vittima avesse presentato una denuncia nei confronti dell’ex compagno ed era protetta dal Codice rosso.
L’uomo, che non avrebbe una dimora fissa ma sarebbe un cittadino regolare, è ricercato dai carabinieri: sembra che fosse già destinatario di una misura cautelare.
Le parole di un testimone: “Urlo disumano”
ANSA riporta anche le parole di un residente della zona: “Ho avvertito un urlo disumano. Poi le grida di un’altra donna accorsa fuori. Qualche minuto dopo sono giunti sul posto la polizia e i sanitari del 118. Ma per la donna non c’era nulla da fare”.
Chi era la vittima
La vittima era una donna di 46 anni, lavorava come cuoca in un ristorante e abitava in un casa, al piano terra, nel centro storico di Foggia.
Ad aprile, riferisce ANSA, si era rivolta a un centro antiviolenza, Telefono Donna: la relazione che stava vivendo si era trasformata in un incubo, avrebbe chiesto aiuto spiegando che il suo ex, che si era già mostrato violento durante i mesi di relazione, continuava a pedinarla e minacciarla.
Le operatrici del centro l’avrebbero convinta a sporgere denuncia, che sarebbe stata presentata effettivamente a maggio: nonostante le sollecitazioni delle operatrici del centro ad allontanarsi da Foggia, e a trovare rifugio presso una struttura protetta o presso qualche parente, la donna avrebbe deciso di restare.
Il 16 giugno, il centro antiviolenza avrebbe inviato alle forze dell’ordine una valutazione di rischio alto con possibile femminicidio e fino al 23 luglio, giorno in cui la donna si era rivolta nuovamente al centro antiviolenza dicendo che l’uomo la pedinava, non era stata ancora emessa alcuna misura.
“Arrivano da noi, si fidano, le accompagniamo nel percorso di riconoscimento della violenza e consapevolezza, le seguiamo nella fase della denuncia. Non ce la possiamo fare da sole. Abbiamo bisogno di una ancora più stretta sinergia tra forze dell’ordine e magistratura. Abbiamo fatto tutti i passi giusti nei tempi giusti. È una sconfitta enorme per noi e per tutte le vittime”, ha dichiarato Franca Dente, presidente di Impegno Donna.
Cos’è il Codice rosso
Codice rosso è il nome con cui è nota la legge 19 luglio 2019 numero 69, presentata nel Governo Conte I dall’allora ministro della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno con il concorso del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.
La legge, che mira a rafforzare la tutela delle persone che subiscono violenze, per atti persecutori e maltrattamenti, ha introdotto una corsia veloce e preferenziale per le denunce e le indagini relative a casi di violenza, sulla falsariga di quanto già avveniva nei pronto soccorso per i pazienti più gravi.
Un’altra novità importante introdotta riguarda l’allungamento dei tempi per sporgere denuncia: mentre in passato la scadenza era fissata a 6 mesi, ora le vittime hanno 12 mesi per presentare la denuncia.
