Scritte intimidatorie dopo l'assalto al bus a Rieti, "sappiamo chi siete" e minacce ai testimoni dell'agguato
A Rieti è comparso uno striscione intimidatorio nei confronti dei testimoni dell'assalto al bus: "Sappiamo chi siete", le indagini
Viene definito fasciofont, il carattere con cui alcuni anonimi hanno impresso su uno striscione un messaggio rivolto senza dubbio ai testimoni dell’assalto al bus che trasportava i tifosi del Pistoia Basket. Nelle ultime ore, infatti, sui cancelli del PalaSojourner di Rieti è comparsa una scritta su sfondo bianco: “Nascondetevi infami, sappiamo chi siete“. Su questo evento indaga la Digos. Nell’agguato, ricordiamo, è morto l’autista Raffaele Marianella.
A Rieti compare uno striscione intimidatorio
Nella giornata di venerdì 24 ottobre a Rieti, sui cancelli del PalaSojourner, è comparso uno striscione con una scritta inequivocabile. In uno stile che TgCom24 definisce fasciofont, il testo: “Nascondetevi infdami, sappiamo chi siete”.
Un gesto che la vicesindaca di Rieti, Chiara Mesichelli, ha definito “l’ennesimo tentativo di ferire una città scossa per l’inaccettabile uccisione di Raffaele Marianella”.
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Secondo gli investigatori il messaggio potrebbe essere rivolto alle persone che stanno portando il loro contributo alle indagini per ricostruire i fatti di domenica 19 ottobre, quando l’autista Raffaele Marianella è morto a seguito della sassaiola contro il pullman che trasportava i tifosi del Pistoia Basket.
Sul messaggio indaga la Digos. Negli ultimi giorni, in effetti, è stato prezioso il contributo di un minorenne che in Questura avrebbe fatto i nomi di coloro che potrebbero aver partecipato al blitz di domenica scorsa.
Il racconto dei testimoni
Come anticipato, cruciale è stata la testimonianza di un minorenne che avrebbe fatto i nomi delle persone che potrebbero aver preso parte all’assalto. Il giovane, però, non sarebbe il solo.
Fanpage riporta che altri testimoni avrebbero riferito che Kevin Pellecchia, Manuel Fortuna e Alessandro Barberini non sarebbero stati gli unici attivi durante la sassaiola avvenuta a Contigliano. “Alcuni altri erano coperti alla mia visuale dalla rete che stava dietro il cavalcavia”.
Le indagini
Come noto, per la morte di Raffaele Marianella sono state fermate tre persone: Pellecchia, Fortuna e Barberini farebbero parte del gruppo ultras locale e sarebbero frequentatori della Curva Terminillo, nota tra i tifosi come una delle più calde realtà sportive.
Il procuratore capo Paolo Auriemma ha confermato che “l’autista Raffaele Marianella è morto per le ferite provocate dalla pietra che ha raggiunto la vittima in zona alto toracica”, secondo le indiscrezioni arrivate dal medico legale. Nel frattempo – scrive Rieti Life – in via del Terminillo gli agenti della Digos hanno perquisito la sede della Bulldog Rieti.
Il questore di Rieti, Pasquale Fiocco, nel corso di una conferenza stampa tenutasi in Procura venerdì 24 ottobre ha riferito: “Lo striscione non deve farci preoccupare troppo. Ce lo aspettavamo. Era fisiologico. Ma la nostra attenzione resterà molto alta”.
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