Le uova sono un cibo semplice, nutriente e versatile, un alimento ideale per colazione, pranzo o cena. Ma, come spesso accade, più i cibi sono basici e più gli errori di preparazione e cottura sono in agguato. E ciò potrebbe portare ad alterazioni di gusto e consistenza.
Quando parliamo di cucinare le uova, le ricette più note le prevedono sode, in camicia, strapazzate o fritte. Ma dove si nascondono gli sbagli culinari più comuni?
Se vogliamo cucinare le uova in modo impeccabile, ci sono 7 errori da annotare per evitare di rovinarle. Per questo motivo, blocchetto degli appunti alla mano, mai dimenticare alcuni passaggi fondamentali e, d’altro canto, le imprecisioni più comuni.
Non sbatterle prima della cottura
Uno degli sbagli più frequenti è non mescolare bene le uova prima di cucinarle. Di fatti, sbatterle permette di amalgamare albume e tuorlo, ottenendo una consistenza uniforme e una cottura più regolare.
Per le uova strapazzate, sbattiamo con una forchetta o una frusta fino a ottenere un composto omogeneo, ma senza incorporare troppa aria. Se non lo facciamo, rischiamo di ritrovarci con parti più cotte e altre ancora liquide.
Non insaporirle abbastanza
Un altro errore sottovalutato è dimenticare di aggiungere sale e condimenti. Le uova non hanno un sapore troppo forte e senza un pizzico di sale, pepe o erbe aromatiche, possono risultare troppo delicate.
L’importante è salare al momento giusto: troppo presto può renderle acquose, troppo tardi non consente una buona distribuzione del sapore. Si può aggiungere una noce di burro o un filo d’olio di qualità per amplificare la morbidezza e la ricchezza del gusto.
Cuocerle troppo
La cottura eccessiva è tra gli errori più gravi. Le uova, se scaldate troppo a lungo, diventano gommose e perdono la loro cremosità.
Per le strapazzate, manteniamo una fiamma dolce e mescoliamo spesso. Al contrario, le uova in camicia o sode devono cuocere per tempi precisi: 3-4 minuti le prime, 9-10 le seconde. Va ricordato che il calore residuo continua a cuocerle anche a fornello spento.
Sbagliare tecnica per le uova in camicia
Le uova in camicia richiedono pazienza e precisione. Se le buttiamo in acqua in ebollizione violenta commettiamo un errore grave: l’albume si disperde e il risultato è scomposto. L’acqua infatti deve sobbollire in modo dolce.
In questi casi, per un uovo in camicia impeccabile, versiamo un cucchiaio di aceto per favorire la coagulazione dell’albume. L’uovo, inoltre, andrebbe rotto in una ciotolina e solo dopo versato nel vortice creato in acqua con una schiumarola.
Rompere le uova in una padella fredda
Se versiamo le uova in una padella non ancora calda, questo errore compromette la cottura. La base infatti si cuocerà male e si attaccherà. La padella va invece scaldata prima con olio o burro, poi si aggiungono le uova.
Come fare a capire se la padella è a temperatura? La superficie deve risultare calda ma non fumante.
Usare la pentola o padella sbagliata
La scelta del pentolame incide molto sul risultato. Le padelle antiaderenti sono ideali per uova fritte o strapazzate, mentre per le uova sode serve una pentola con fondo spesso che distribuisca il calore.
Ma occhio, evitiamo utensili metallici su padelle delicate: graffi e residui alterano la cottura e il sapore.
Usare uova poco fresche
Un uovo fresco è sinonimo di qualità: uova vecchie tendono invece ad avere un albume più liquido e un sapore meno intenso. Per verificarne la freschezza, possiamo effettuare un piccolo test, immergendo l’uovo in acqua.
Se galleggia, è meglio scartarlo.






















