E’ un pilastro della SS Lazio, per certi versi la mente storica della società, Maurizio Manzini non è voluto mancare in Campidoglio per portare il suo ultimo saluto all’amico Vincenzo D’Amico. “Oggi si ricorda un campione, una bandiera e un simbolo della lazialità. Ma si ricorda anche un uomo con i suoi pochi difetti e tanti pregi come la generosità”, ha raccontato. “Oggi i ragazzi del 1974 staranno sicuramente facendo disperare Tommaso Maestrelli. Quando era in vita il Maestro si arrabbia ma in fondo gli voleva molto bene – ha continuato -. La Lazio farà sicuramente qualcosa per questi giocatori”