Accade ogni giorno ed in ogni parte del mondo che qualcuno scompaia all’improvviso, svanendo nel nulla.
Uno dei casi più famosi in Europa è quello di Lars Joachim Mittank, un cittadino tedesco di cui non si hanno più notizie dall’8 luglio 2014.
L’antefatto
Nato a Berlino il 9 febbraio 1986, al momento della sua scomparsa Lars aveva 28 anni e lavorava come meccanico di precisione alla centrale elettrica di Wilhelmshaven.
Figlio unico con un ottimo rapporto con i propri genitori, era un ragazzo con una vita normale, appassionato di calcio, fidanzato e circondato da amici con i quali condivideva la passione per la squadra del Werder Brema.
L’ultimo viaggio in Bulgaria
Nell’estate 2014, Mittank aveva deciso di passare le vacanze con cinque amici sul Mar Nero, nella nota località balneare bulgara di Zlatni pjasǎci, in italiano “Sabbie d’Oro”.
Il gruppo era partito il 30 giugno per trascorrere una settimana all’Hotel Viva e divertirsi con le tante attrattive offerte dalla movida locale.
Dopo i primi giorni trascorsi serenamente tra vita da spiaggia e discoteche, Lars e gli amici si erano dati appuntamento la sera del 5 luglio al Ministry of Cocktails Bar, per seguire la partita del Mondiale di calcio tra Paesi Bassi e Costa Rica. Per l’occasione, il 28enne aveva indossato la maglia della sua squadra del cuore.
Lo scontro con la tifoseria rivale
All’interno del locale, Mittank aveva bevuto qualche birra e si era poi divertito a scambiare tra loro le bandierine delle nazioni in gara ai Mondiali che decoravano i tavoli.
L’idea, però, aveva infastidito un’altra compagnia di turisti tedeschi, tifosi del Bayern Monaco, storica rivale del Werder Brema.
Ne era nata un’accesa discussione, sedata dagli amici di Lars prima che potesse degenerare ed il gruppo aveva poi continuato la serata senza problemi fino alla chiusura del bar.
Dopo uno spuntino alle 4 del mattino, i compagni di viaggio del giovane erano tornati in Hotel, ma Mittank si era isolato dagli altri ed aveva fatto ritorno nella sua camera dopo l’alba.
Più tardi aveva raccontato di essere stato aggredito da un manipolo di russi o bulgari, a suo dire pagati dai tifosi del Bayern con cui si era scontrato ore prima e di avere dolore all’orecchio sinistro con perdita dell’udito.
La mancata partenza
Il 7 luglio, il medico dell’Hotel Viva aveva diagnosticato a Lars una ferita alla mandibola e la perforazione di un timpano, sconsigliandogli di tornare in Germania con l’aereo, perché la pressurizzazione avrebbe potuto peggiorare la situazione.
Il giovane, quindi, era rimasto in Bulgaria per curarsi, mentre i suoi amici avevano regolarmente fatto ritorno in patria.
Lo strano comportamento prima di sparire
Solo in terra straniera, Mittank aveva chiamato la madre Sandra in preda al terrore ed alla paranoia, dicendole che attorno a lui succedevano cose strane e che qualcuno lo cercava per ucciderlo.
Il giorno dopo si era recato all’aeroporto di Varna per prendere il volo di ritorno prenotatogli dalla mamma, ma proprio qui le sue tracce si sono perse per sempre.
L’ultimo filmato di videosorveglianza in cui compare, riprende Lars mentre esce dall’aeroporto senza bagagli, scappa dal terminal correndo e si addentra in un campo di girasoli oltre le recinzioni dello scalo. A tutt’oggi il suo caso rimane irrisolto.