Bugatti Chiron Golden Era, la one-off che fa sognare

Livrea bicolore particolare per la Golden Era di Bugatti che porta con sé un design speciale: 45 bozzetti disegnati a mano per celebrare la Casa

Foto di Luca Bucceri

Luca Bucceri

Giornalista

Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano. Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e dei motori, scrive anche di attualità ed economia.

A volte le Case studiano talmente tanto nel dettaglio la progettazione e lo sviluppo di un’auto da renderla una vera e propria opera d’arte. Un lavoro certosino, fatto di idee e fatti che si concretizzano poi con materiali d’alta qualità e un design ricercato tale da consegnare al mercato eleganza ed eccellenza che fa innamorare tutti al primo sguardo. Ed è un po’ quello che ha fatto Bugatti, che con la Chiron Golden Era ha messo a punto uno dei progetti più impegnativi mai intrapresi, un’auto venuta fuori da un lungo processo durato due anni che hanno portato a produrre l’ennesimo gioiello nel settore dell’automotive.

Omaggio a Bugatti e alla sua storia

Tecniche nuove combinate a un’idea venuta in mente a uno storico collezionista Bugatti che ha presentato il proprio progetto conquistando sin da subito l’attenzione della Casa francese. È nata così Golden Era, un’auto che celebra la Chiron Super Sport dal punto di vista del design e, soprattutto, esalta il motore W16. Da questa base, infatti, è nata la proposta fatta dal cliente ai transalpini, con l’intento di produrre una quattro ruote che meritava di essere festeggiata.

E per far ciò quale miglior modo di scrivere la storia di Bugatti in un’auto? Sì, perché Golden Era non solo è un gioiello da punto di vista meccanico e ingegneristico, ma anche dal punto di vista del design; i progettisti e il team dei designer della Casa hanno pensato a un modo unico per celebrare la storia, trovando pienamente d’accordo il collezionista. Sono stati infatti stilati 45 bozzetti che successivamente sono stati disegnati a mano direttamente sul veicolo.

Sul lato passeggero sono stati inseriti 26 bozzetti disegnati a mano che rivelano icone come la Type 41 Royale – lodata come l’auto più lussuosa quando fu presentata nel 1926 – e la Type 57 SC Atlantic, ampiamente considerata come l’auto più bella mai progettata. Sul lato conducente, invece, i restanti 19 che ritraggono la rinascita e il duraturo successo di Bugatti dal 1987, a partire dalla EB110, passando per la Veyron e la Chiron . Una rappresentazione meravigliosamente semplice dei 3.712 singoli componenti che si uniscono per creare il leggendario motore W16 – il motore automobilistico più avanzato mai costruito – prende giustamente il suo posto come parte del capolavoro.

Con oltre 400 ore di lavoro, quindi, è stato possibile scrivere la storia nella supercar, con i modelli inseriti in una carrozzeria che vanta una livera bicolore, con il Nocturne Black che si lega al Doé presente dal montante anteriore fino alla parte posteriore del veicolo.

One-off dalla potenza unica

Tanto lavoro per il design e lo stile di un’auto che al primo sguardo conquista tutti, meno invece dal punto di vista meccanico. Bugatti, infatti, ha deciso di mantenere invariate le specifiche dell’auto che, essendo una Chiron Super Sport, ha le caratteristiche tipiche del modello.

Parliamo di un motore W16 di 8 litri di cilindrata in grado di erogare 1.176 kW/1.600 CV. Nessuna informazione sul prezzo pagato dal collezionista che ha collaborato attivamente alla personalizzazione di questa vettura, ma quel che è certo è che l’esclusiva Bugatti Chiron Super Sport Golden Era farà il suo debutto pubblico alla Monterey Car Week, dove Pagani vuole prendersi la scena nell’anno del suo 25esimo anniversario.