Una mitica Ferrari torna all’asta dopo oltre 10 anni

La leggendaria Ferrari 250 Testa Rossa con telaio 0738 TR firmata da Sergio Scaglietti finisce nuovamente all’asta dopo oltre dieci anni dall’ultima volta

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Dici Ferrari, pensi mito. Nella sua lunghissima storia, scandita da alcune delle auto più belle mai realizzate, Maranello ha creato icone entrate nell’immaginario collettivo per stile e performance. È perciò da mettere in conto un’accesa bagarre per la Ferrari 250 Testa Rossa, che RM Sotheby’s metterà all’asta il 21 febbraio 2024. Un pezzo raro sia nella tiratura sia nella qualità artigianale, che da tempo immemore mancava a un appuntamento simile.

La storia

Realizzata come bolide da corsa, la Ferrari 250 Testa Rossa vide la luce dal 1958 al 1961, sviluppata dal leggendario Giotto Bizzarrini. Il colpo d’occhio era da mozzare il fiato, al punto da conservare tuttora un forte ascendente sugli appassionati. Ma il fiore all’occhiello era soprattutto il “cuore pulsante”, un V12 da 300 CV: mostruoso, in rapporto all’epoca. Derivato da quello delle unità stradali, ricevette un deciso potenziamento, con 6 carburatori Weber doppio corpo. Lo scarico libero con terminali “a megafono” contribuiva a migliorare le prestazioni.

RM Sotheby's annuncia la messa all'asta di una Ferrari 250 Testa Rossa del 1958
Fonte: RM Sotheby's
La casa d’aste RM Sotheby’s porrà all’asta una Ferrari 250 Testa Rossa del 1958 il 21 febbraio 2024

Enzo Ferrari aveva, d’altronde, impartito un preciso mandato ai propri collaboratori: avrebbe accettato esclusivamente motori da 3 litri. Il debutto avvenne nella 1.000 km del Nurburgring del 1957, chiuso tra le prime 10 posizioni. Un esordio incoraggiante, anche se non si era ancora nemmeno intravisto il suo infinito potenziale.

A discapito della concorrenza, le ambizioni del Commendatore presero forma. Tra le vetture più competitive del periodo, la Ferrari 250 Testa Rossa maturò un palmarès invidiabile, costellato da titoli a go-go. In totale, mise in bacheca pure 4 campionati iridati e 3 titoli alla 24 Ore di Le Mans, nel 1958, 1960 e 1961. O forse sarebbe più corretto dire 3 titoli e mezzo, poiché la Ferrari 330 TR vincitrice alla gara d’oltralpe nel 1962 fu sviluppata proprio a partire da lei: della serie, “buon sangue non mente”.

Com’è fatta la Ferrari 250 Testa Rossa

La Ferrari 250 Testa Rossa in procinto di essere proposta presenta il numero di telaio 0738 TR. Figura nella selezionatissima schiera di 19 unità firmate dal carrozziere Sergio Scaglietti, una garanzia nel campo. Costruita in alluminio, pesava appena 800 kg e toccava i 270 km/h. Le idee brillanti del Centro Stile e le competenze tecniche degli ingegneri valsero un posto nell’Olimpo dei grandi.

Nel 2017, il veicolo è stato sottoposto a un restauro completo presso Ferrari Classiche, il reparto ufficiale specializzato di Maranello. Il lavoro compiuto ha riguardato sia la carrozzeria sia la meccanica, venendo effigiata della certificazione Red Book, attestante l’autenticità e lo stato di conservazione.

Una fantastica Ferrari 250 Testa Rossa sarà battuta all'asta
Fonte: RM Sotheby's
La casa d’aste RM Sotheby’s annuncia la messa all’asta della meravigliosa Ferrari 250 Testa Rossa con telaio 0738 TR

In definitiva, l’esemplare è estremamente raro e prezioso, tra i pochi in circolazione provvisti di motore e cambio abbinati, motivo ulteriore di appeal per i collezionisti. Con ogni probabilità la quotazione raggiungerà soglie stratosferiche. Limitandosi alla storia contemporanea, nel 2011 un prototipo è passato di mano per 16,39 milioni di dollari. Quindi, nel 2014 una “cavallina” in versione stradale è stata assegnata a 39,8 milioni di dollari.

Infine, lo scorso anno una Scaglietti ha trovato acquirente a 34,5 milioni di euro, la cifra più alta mai pagata per un’auto da collezione nel Vecchio Continente. Da oltre dieci anni la vettura annunciata da RM Sotheby’s non veniva più messa in vendita. Il marchio del Drake suscita sempre l’interesse generale, come è accaduto anche con lo straordinario ritrovamento di 20 Ferrari in un capannone.