Con gli incentivi auto 2022 è possibile comprare una vettura nuova risparmiando alcune migliaia di euro. Tra queste ci sono i modelli ibridi che godono di un contributo statale previa rottamazione di un veicolo maggiormente inquinante, per un ammontare di 2.000 euro (il limite massimo di spesa per la fascia è di 35.000 euro, sempre IVA esclusa). Se si intende comprarne una è bene conoscere lo stile di guida risparmioso che le contraddistingue.
Rispetto alle tradizionali macchine a combustione interna esistono, infatti, delle differenze sostanziali, da capitalizzare a pieno, soprattutto in caso di ristrettezze economiche. Applicare delle buone misure, raccomandate dagli stessi esperti della mobilità a basse e zero emissioni, richiede uno sforzo minimo, pressoché inesistente, a patto di sapere come intervenire, invece di lasciarsi condurre dall’irrefrenabile desiderio di improvvisare.
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Il “segreto” per abbattere le spese di esercizio
E allora qual è il “segreto” capace di abbattere le spese di esercizio? Le automobili mild e full-hybrid ricaricano le proprie batterie con la frenata. Alla partenza bisogna essere graduali nel premere il pedale dell’acceleratore, farlo man mano senza essere bruschi e prendere velocità in modo lineare e controllato. Schiacciando il pedale del freno sino a metà l’energia è usata per ricaricare, oltre entrano in gioco i freni a disco. Per tale motivo, occorre evitare di arrestare la marcia in maniera brusca, così da sfruttare al meglio le potenzialità del powertrain.
Siccome la soluzione risulta ancora piuttosto giovane, capita di incappare in qualche falsa convinzione. Certo, Toyota ha iniziato ad adottare la tecnologia in apertura del millennio, ma i brand concorrenti hanno pensato di investirvi delle grosse risorse giusto nell’epoca recente, dopo i famigerati effetti del cambiamento climatico, a cui rispondere attraverso delle strategie sostenibili, pure nel comparto della mobilità.
La tecnica del veleggiamento
Confutiamo una falsa verità: le auto ibride non sono tutte uguali. Mettiamolo in chiaro perché succede di sentire teorie di ogni tipo, basata sulla pura ignoranza, nel senso di scarsa conoscenza. L’efficienza dipende dal sistema impiegato ed è anche lo stile di guida a fare una grande differenza se si parla di riduzione dei consumi. In linea generale, i mezzi ibridi necessitano di far lavorare l’unità elettrica e quella termica in modo combinato. È un errore viaggiare a velocità estremamente bassa, nel tentativo di sfruttare solo l’elettrico.
Il consiglio, quindi, è quello di raggiungere la soglia desiderata e di “veleggiare”. Ciò poiché le vetture permettono di sfruttare l’inerzia per avanzare lungo tratti brevi, senza che sia il motore a spingere l’auto in avanti. Fate così: una volta raggiunta la percorrenza voluta, sollevate il piede dall’acceleratore ed eseguite nuovamente una leggera pressione al fine di mantenere la lancetta dell’indicatore al di sotto della metà del campo “Eco”. Così facendo viaggerete a velocità costante sfruttando il modulo elettrico, proprio come se si fosse in “folle” su un esemplare a cambio manuale. Senza dubbio, fra i benefici del veleggiamento ci sono risparmio sul carburante e silenziosità di marcia. Ma non finisce qui: tutti i veicoli ibridi hanno diverse modalità di guida tra cui scegliere. Capitalizzatele al meglio: ambiente e portafoglio vi ringrazieranno.