Malore in auto: uomo salvato dalla sua Tesla autonoma

Un uomo in crisi iperglicemica è stato salvato dalla guida autonoma di Tesla: la sua Model Y lo ha portato in ospedale permettendogli di ricevere cure immediate

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Alessandra Caraffa

Esperta di automotive

Laureata in filosofia, è SEO Copywriter e Web Editor. Si occupa principalmente di mondi digitali e prospettive future - anche in ambito di motori.

Il sistema Full Self-Driving di Tesla ha salvato la vita a un uomo nel North Carolina colpito da un attacco cardiaco guidando autonomamente fino al pronto soccorso e permettendo al fortunato automobilista di ricevere cure immediate.

Il fatto è avvenuto poche ore dopo che Tesla aveva sbloccato le nuove funzionalità di guida autonoma V12 per tutti i veicoli negli Stati Uniti, che secondo i piani di Elon Musk sarebbero dovute essere operative già dal 2020.

La “folle storia” dell’uomo salvato dalla guida autonoma Tesla

Dopo i richiami per problemi di sicurezza e gli incidenti che hanno messo in discussione le effettive capacità della guida autonoma Tesla, il sistema Full Self-Driving (FSD) di Elon Musk trova una sorta di redenzione con una storia a lieto fine. Annunciato da Elon Musk nel lontano 2016, il sistema FSD sarebbe dovuto essere pienamente operativo già nel 2020.

La cosa non era ancora mai avvenuta, anche a causa dei diversi guai giudiziari in cui è incappata la Casa statunitense, ultimo in ordine di tempo il patteggiamento per la morte di un automobilista alla guida di una Tesla con FSD inserito sull’autostrada di Mountain View, in California.

Proprio lo scorso 1 aprile, però, Tesla ha deciso di sbloccare le nuove funzionalità di guida autonoma (nella versione V12) per tutti i veicoli negli Stati Uniti. Il tempismo è stato perfetto: a poche ore dall’unlock, il produttore televisivo Max Paul Franklin si è trovato a sperimentare le capacità del nuovo sistema di guida in una vicenda che, in un post su X, definisce la sua “folle storia vera”.

Trovandosi in una situazione d’emergenza, con una grave disidratazione in corso e i livelli di glicemia a 670, l’uomo si è affidato alla guida autonoma della sua Tesla Model Y, che lo ha portato fino all’ingresso del pronto soccorso senza alcun intervento da parte dell’automobilista, permettendogli di accedere alle tempestive cure dei medici.

La Model Y lo porta in ospedale e gli salva la vita

L’uomo salvato dalla sua Tesla nella notte tra l’1 e il 2 aprile non ha mancato di esprimere la propria gratitudine sul social network di Elon Musk, che ha prontamente condiviso la storia a lieto fine. “Mi sono trovato alle prese con una grave disidratazione e un livello di glucosio nel sangue di 670 a causa di un malfunzionamento del mio microinfusore di insulina”, racconta Max Paul Franklin. “Non avendo tempo da perdere, mi sono rivolto alla mia Model Y per ricevere assistenza”.

Senza alcun intervento”, prosegue il tweet, “l’auto ha percorso abilmente i 20 chilometri che separano casa mia dal Pronto Soccorso per veterani, offrendosi di parcheggiare autonomamente all’arrivo e permettendomi di ricevere cure mediche immediate”.

Inevitabilmente la performance della guida autonoma di Tesla ha colpito il signor Franklin, che ha superato la vicenda nel migliore dei modi. “In qualità di proprietario di veicoli di lusso come Porsche, Mercedes, BMW, Acura e Cadillac”, scrive l’uomo, “posso dichiarare senza equivoci che Tesla è oggi l’apice dell’innovazione automobilistica. Le sue capacità di salvare vite umane in momenti critici ne sottolineano la superiorità”.

“Passare dai veicoli tradizionali alla funzionalità di guida autonoma completa di Tesla è come passare da un telefono di base a uno smartphone”, conclude l’uomo. Il post è stato condiviso anche dal patron di Tesla e X, che ha commentato: “Sono felice che Tesla FSD sia stata d’aiuto e che tu ti senta bene!”. Come hanno fatto notare alcuni utenti del social, però, in casi del genere potrebbe essere meglio chiamare un’ambulanza.