In un evento a lui completamente dedicato, Donald Trump, candidato dei repubblicani alle prossime campagne presidenziali statunitensi, ha ricevuto un Tesla Cybertruck a “tinte USA”. Un omaggio subito capace di infiammare le polemiche oltreoceano per diverse ragioni. Innanzitutto, che il magnate non abbia le auto elettriche in gran simpatia è risaputo, avendolo sottolineato egli in diverse campagne, sebbene in un recente intervento abbia fatto parziale marcia indietro.
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Posizioni ammorbidite
Se era partito con l’idea di dichiararvi guerra, qualora fosse tornato alla Casa Bianca, man mano ha ammorbidito le sue posizioni, dati anche gli stretti rapporti con Elon Musk, un suo caro amico. Il numero uno del Costruttore texano gli ha assicurato pieno appoggio; perciò, Trump sente di dover essere più transigente. Invece di attaccare le BEV senza remore, ora vira verso una linea meno drastica, definendo, comunque, sbagliato obbligare tutti a sceglierle.
Inoltre, contesta le normative sui veicoli a batteria dell’amministrazione Biden. Tra i due, si sa, non corre buon sangue e, dopo il ritiro dalle campagne presidenziali di quest’ultimo, sembra in procinto di ripetersi lo stesso identico copione con Kamala Harris. Le manovre dei democratici mirano a incrementare le immatricolazioni delle full electric al 50% entro la fine del decennio. La controparte nutre più di qualche riserva sulle infrastrutture di ricarica, a causa dei costi giudicati esorbitanti.
Make America Great Again
Alla consegna del Tesla Cybertruck a Donald Trump i detrattori si sono opposti anche per l’autore del regalo: Adin Ross, un giovane YouTuber di 23 anni seguito da milioni di utenti, altrettanto controverso. Promotore della” supremazia bianca”, in diverse occasioni si è reso autore di uscite discutibili e nell’imprenditore si riconosce, considerandolo una sorta di eroe.
Nello speciale, trasmesso lunedì dalla residenza di Trump a Mar-a-Lago, in Florida, Ross gli ha così voluto fare un paio di regali, di grande valore: un Rolex e, appunto, un Cybertruck. La carrozzeria del pick-up avveniristico è stata configurata con l’iconica foto del 78enne dopo essere essere stato colpito lo scorso mese in Pennsylvania. A completare la livrea, una raffica di bandiere americane e il noto slogan repubblicano “Make America Great Again” impresso sul cofano.
Felicissimo della sorpresa, Trump ha elogiato Musk, amministratore delegato di Tesla, per la realizzazione del veicolo. “È un Elon”, ha scherzato prima di aggiungere: “È bellissimo. È incredibile”. Messo piede nell’abitacolo, ha provato il sistema di infotainment scegliendo canzoni come California Dreaming dei Beach Boys e Can’t Help Falling in Love di Elvis Presley. All’evento ha reagito in termini positivi Elon Musk, commentando “Cool” un post ritraente l’incontro.
Eppure, nonostante sia apparso galvanizzato dall’auto, Trump potrebbe decidere di restituirlo. In un’intervista al Rolling Stone, Brendan Fischer, vicedirettore esecutivo di Documented, che indaga sul denaro in politica, ha affermato che le donazioni rischiano di aver violato le regole della Commissione elettorale federale. Il regalo sembra, infatti, essere stati “fatto a Trump nella sua veste di candidato e perché si sta candidando per una carica pubblica, e sono quindi considerati contributi”. Le normative in vigore sono di 3.300 dollari per l’elezione di ogni politico.