Autostrade, come si calcolano i costi dei pedaggi

Le autostrade italiane a pedaggio, gestite dalla società Autostrade per l'Italia, sono una rete che si dirama per circa 6.500 km lungo tutto il Paese.Ma come si calcola il costo del pedaggio?

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Virgilio Motori

Redazione

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Pubblicato: 4 Gennaio 2016 15:36

Il primo tratto di autostrada a pedaggio viene inaugurato in Italia nel 1924, a Lainate. Andava da Milano a Varese e in seguito diverrà quella che oggi conosciamo come l’autostrada dei Laghi. Da allora si può dire che di strada ne è stata fatta tanta.

Il pedaggio autostradale è l’importo che si paga per l’utilizzo dell’autostrada. Vediamo come si calcola l’importo da pagare.

Bisogna moltiplicare la tariffa unitaria per i chilometri percorsi tra casello d’ingresso e casello d’uscita. All’importo ottenuto va aggiunta l’IVA al 22%, più l’applicazione dell’arrotondamento.

La tariffa unitaria è calcolata in base ad alcuni elementi:
– tipo di veicolo usato;
– caratteristiche dei tratti autostradali percorsi;
– società concessionaria che gestisce la tratta;

Nel calcolo delle tariffe unitarie vengono tenuti conto i costi di costruzione, di gestione e di manutenzione delle autostrade e se l’arteria autostradale è una tratta di pianura o di montagna. E’ proprio per questo che i tratti di montagna costano di più, in quanto ricchi di viadotti e di gallerie.

L’arrotondamento viene applicato per eccesso o per difetto. Vediamo, con un esempio, come viene gestito:
Se il pedaggio sarà di 1,14 euro, l’importo finale da pagare viene arrotondato a 1,10 euro.
Se il pedaggio sarà invece di 1,17 euro, al casello bisognerà pagare 1,20 euro.

E’ importante ricordare che esistono anche tratte in cui il pedaggio applicato al casello d’uscita è fisso, indipendentemente dai chilometri percorsi, si parla di Sistemi Autostradali Aperti.
Le autostrade in questione sono:
– A8 Milano-Laghi;
– A12 Roma-Civitavecchia;
– A50, A51 e A52 Tangenziali di Milano;
– A55 Tangenziali Nord e Sud di Torino;
– A3 Napoli-Pompei-Salerno;
– A32 Torino-Bardonecchia;
– A33 Asti-Alba.

In queste arterie non è previsto il ritiro del biglietto, per cui il percorso effettivamente compiuto dal cliente non si conosce e, di conseguenza, l’importo da pagare è stabilito in modo forfettario.

Si parla invece di Sistemi Autostradali Chiusi quando il ritiro al casello d’ingresso del biglietto autostradale è invece indispensabile (come nella maggior parte delle tratte italiane), in quanto permette di stabilire da dove si proviene, per poter così pagare la tariffa in base ai chilometri precorsi.
Da parecchi anni si può ricorrere all’uso del Telepass per evitare il ritiro del biglietto e il pagamento manuale ai caselli, aggirando così lunghe file e ritardi.