La Carta Verde, detta anche Carta Internazionale di Circolazione, è un documento fondamentale per tutti coloro che amano fare lunghi viaggi e raggiungere in auto mete al di fuori dei nostri confini nazionali. Essa funziona come un’assicurazione di viaggio internazionale, garantendo la necessaria copertura per responsabilità civile obbligatoria, la classica RCA, e in caso di danni dovuti a eventuali incidenti stradali.
Quindi, trasferisce l’assicurazione correttamente sottoscritta nel proprio Paese a uno diverso e contiene gli stessi estremi contenuti nella polizza originaria, i dati necessari a identificare il veicolo e il proprietario dello stesso, estendendo così la tutela durante i viaggi all’estero e facilitando le procedure di risarcimento danni in caso di incidente.
Indice
Quando è obbligatoria e come funziona
La Carta Verde è obbligatoria se si vuole circolare in auto nei paesi al di fuori dell’Unione Europea, come ad esempio Turchia, Russia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Albania, Moldavia, Ucraina, Marocco, Tunisia e Israele. Alcuni Paesi extra UE comunque non lo ritengono imprescindibile, come per esempio Serbia, Norvegia, Islanda e Svizzera, con i quali sono stati sottoscritti degli accordi bilaterali.
Per ottenere la Carta Verde basta contattare la propria compagnia assicurativa per farselo rilasciare (di solito, il servizio è gratuito), in quanto è a tutti gli effetti un’estensione della vostra polizza RCA e soggetta alle stesse date di scadenza e di rinnovo. Come abbiamo visto, è necessario essere in possesso della Carta Verde nel caso in cui vi vogliate recare dall’Italia in auto in Stati che non fanno parte dell’Unione Europea.
In caso di incidente in uno di questi paesi, la Carta Verde copre i danni a terzi e, in alcuni casi, anche quelli subiti dall’assicurato se non responsabile. Per questi ultimi, l’assicurato può in particolare chiedere un indennizzo nei confronti del mandatario in Italia della compagnia straniera che copre il veicolo responsabile dell’incidente, i cui dati per contattarlo sono rilasciati dalla Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici (CONSAP).
Il referente nel paese di origine del responsabile del sinistro, ricevuta la richiesta di indennizzo ha massimo 3 mesi di tempo per comunicare all’assicurato italiano la somma che gli sarà risarcita o i motivi per i quali si ritiene di non dover risarcire il danno. Se quest’ultimo non riceve risposta entro 3 mesi può, in ultima istanza, inoltrare la domanda di risarcimento all’organismo di Indennizzo della CONSAP.
Non più verde
Dal luglio 2020 anche l’Italia ha aderito al nuovo modello di Carta Verde, che tra le altre modifiche cambia anche colore. Dal simbolico verde in vigore da oltre 70 anni, il documento attuale per circolare al di fuori dei Paesi facenti parte dell’Unione Europea è infatti in bianco e nero, e il motivo è unicamente quello di facilitarne la stampa. L’invio da parte della propria compagnia assicurativa, in seguito alla richiesta, può avvenire tramite e-mail, ma poi il cliente dovrà provvedere a stamparla in formato cartaceo.
Il documento è, inoltre, di una sola facciata e non più fronte e retro, dove nel vecchio modello era presente la lista dei Bureau dei vari Stati che si occupano di verificare la validità della Carta Verde (in Italia è l’UCI – Ufficio Centrale Italiano), in quanto l’elenco è oggi comodamente consultabile sul sito del Council of Bureaux di Bruxelles (COB), l’organismo che presiede i Bureau dei singoli Stati. La nuova versione è rilasciata in collegamento a polizze emesse a partire dal 1° luglio 2020.