GP Ungheria, Ferrari: Leclerc perde la gara per problemi al telaio

Una dinamica specifica che fa infuriare il monegasco: la SF-25 perde rendimento e il sogno vittoria svanisce

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Zander Arcari

analista specializzato di Formula 1

In pista per la prima volta all'età di 7 anni, Zander Arcari ha sempre amato la massima categoria del motorsport. Da circa 10 anni è un analista specializzato di Formula 1, per Virgilio Motori racconta le complesse sfide legate al mondo della Formula 1.

Pubblicato: 3 Agosto 2025 16:58

Ferrari voleva vincere il primo Gran Premio della stagione 2025. Leclerc partiva in pole position dopo una qualifica strepitosa, sfruttando le condizioni ambientali mutevoli che hanno concesso un utilizzo gomme finalmente efficace. Una battaglia durissima, perché McLaren era favorita. Al termine della corsa, Charles taglia il traguardo in quarta posizione, mentre Lewis, partito tredicesimo, conquista la piazza numero 12.

Leclerc forte e tiene dietro Piastri

Le vetture sono sulla griglia. Gli alfieri della Rossa stanno ricevendo gli ultimi ragguagli prima di salire a bordo delle vetture. I soliti controlli sono già andati a buon fine: power unit, trasmissione, impianto frenante e sistema ibrido. Si attende solo il semaforo verde per realizzare l’installation lap. Il tempo, al momento, regge, sebbene alcune nuvole nere veleggino sopra il circuito.

Hamilton, partendo da dietro, ha scelto le gomme Hard. Al contrario, la vettura di Leclerc monta le mescole Medium. Allo start, Leclerc parte bene ed è abile a mantenere la sua posizione. Lewis, invece, arriva un pelo largo nel T1 e Antonelli lo passa. Dopo 4 giri, Charles sta tenendo a minima distanza Piastri, che in questo momento è quasi a due secondi. Le gomme sono gestite soprattutto in curva 11.

Adami chiede di non esagerare con la velocità di percorrenza in questo tratto, per non stressare troppo gli pneumatici. Hamilton viene interrogato sullo stato delle gomme, essendo che si muove nel gruppone. Inoltre, gli viene chiesto del lift and coast. Ci risiamo, come in Belgio. In questo caso, però, potrebbe essere un’operazione necessaria per mantenere le temperature di esercizio.

Va pure detto che l’inglese si trova nel solito trenino DRS, che in una pista come questa è fatale. Charles sta mantenendo un buon ritmo e, alla tornata numero 6, vanta un distacco su Piastri di circa 3 secondi. Il monegasco è piuttosto tranquillo e non comunica molto. Preferisce poche parole e concentrarsi sulla guida. Hamilton, invece, è decisamente più attivo in radio. Anche per lui c’è la necessità di amministrare le coperture.

Charles arrabbiato per strategia e mappatura motore

Al giro diciannove, McLaren richiama Piastri ai box per tentare l’undercut su Charles. Il team di Maranello non indugia e, il giro successivo, richiama il ferrarista per coprire la mossa della scuderia britannica. La mossa funziona e la numero 16 mantiene la posizione su Oscar. La scuderia italiana monta un set di gomme Hard, con le quali si dovrà capire se potrà arrivare sino al termine. Charles passa Alonso facilmente e si mette nuovamente sul suo ritmo.

Norris, invece, resta in pista per variare la strategia in testa alla gara con dodici secondi di vantaggio su Leclerc. Nel mentre, Lewis ha recuperato alcune posizioni non avendo ancora realizzato la sosta. In questo momento si trova in undicesima posizione, alle spalle di Hadjar. Le sue mescole stanno funzionando bene e il britannico dice di sentirsi abbastanza comodo con la Rossa.

Ovviamente, Leclerc è in gestione, quella che possiamo definire fase di stallo. Sebbene non spinga al massimo, pare possa recuperare il gap su Norris: 8 secondi quando i giri percorsi sono 26. Norris è chiaramente sulla strategia a una sosta. Il suo passo è buono e Charles, per vincere, tenendo presente che la doppia sosta a questo punto è necessaria, dovrà lottare in pista con l’inglese.

Charles, inoltre, è parecchio polemico in radio. Dice di non sentire le cose su cui avevano discusso prima della corsa. Poco prima, il commento era abbastanza tragico: “perderemo la gara per questo fattore”. Inoltre si parla della mappatura motore che un po’ sale e un po’ scende, senza capire bene il perché. Nel frattempo, Verstappen svernicia Lewis.

Leclerc soffre problemi al telaio

Giunti a metà gara, Charles è in testa, seguito da Piastri a 3 secondi. I due hanno la stessa strategia, mentre Norris, in terza piazza con un gap sul monegasco di diciassette secondi, terminerà la corsa senza realizzare ulteriori cambi gomme. La situazione è sul filo. Al giro 41, Ferrari richiama ai box la numero 16. Una sosta per passare a un altro treno di gomme Hard nuove. Piastri, però, non si ferma subito. Lo fa 3 passaggi più tardi.

Il passaggio precedente, pure Lewis realizza il cambio, tornando in pista in sedicesima posizione. Al passaggio 46, Norris comanda la gara con Leclerc in seconda posizione a poco più di sette secondi. Va pure detto che i doppiaggi non hanno affatto aiutato il monegasco, che si è trovato nel traffico. Il muretto non ha scelto il momento più appropriato. Leclerc parla di una perdita sul race time di circa 5 secondi.

Nel mentre, Lewis sta correndo una gara molto anonima: il britannico veleggia in quindicesima posizione senza capire il suo obiettivo. Lo fa pure presente in radio. Qualche giro più tardi passa Ocon e Gasly e conquista la piazza numero 13. Al giro 51 arriva il sorpasso di Piastri ai danni di Charles. Il passo delle McLaren è superiore e non c’è nulla da fare per il ferrarista, che sconsolato ammette la situazione in radio.

Poi si arrabbia. Sostiene che la situazione sia molto frustrante, avendo perso tutta la competitività. “Dovevate ascoltarmi”, fa presente, “avevo trovato un modo diverso per gestire questo problema. Adesso la macchina è inguidabile. È già tanto se arriveremo sul podio”. Il lift-off è molto pesante per risparmiare benzina. Poi, quando Russell si avvicina, allora si prova a spingere di più.

Purtroppo, la sua resistenza dura poco e pure la Mercedes passa. Per di più arriva una penalità di 5 secondi per la mossa in difesa. Era difficile capire con esattezza cosa poteva essere successo, perché le teorie potevano comprendere vari scenari, tra cui un calcolo errato sul carburante, problemi di temperature che hanno costretto la Rossa a rallentare il passo, o altri grattacapi di natura tecnica. Poi Leclerc ha spiegato che il problema era relativo al telaio della numero 16..

Un fine settimana che si chiude in estrema amarezza. Partire in pole e chiudere quarto in questo modo fa molto male. Lewis è solo dodicesimo, esattamente la posizione in cui è partito. Va in archivio un weekend pesante. Ora la sosta di tre settimane, dove le factory dovranno chiudere per seguire le norme della FIA. Tempo utile per riflettere e presentarsi in Olanda con una cognizione di causa differente.

GP Ungheria, classifica finale:

  • Lando Norris (McLaren)
  • Oscar Piastri (McLaren)
  • George Russell (Mercedes)
  • Charles Leclerc (Ferrari)
  • Fernando Alonso (Aston Martin)
  • Gabriel Bortoleto (Stake)
  • Lance Stroll (Aston Martin)
  • Liam Lawson (Racing Bulls)
  • Andrea Kimi Antonelli (Mercedes)