Auto GPL, stop al collaudo dei serbatoi da parte della Motorizzazione

Novità importanti per quanto riguarda l’installazione di nuovi elementi in auto, come la sostituzione del serbatoio GPL. Stop ai collaudi della Motorizzazione

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Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 17 Febbraio 2021 11:10Aggiornato: 24 Giugno 2024 20:45

A partire dal 2021 sono arrivate delle novità importanti sull’installazione di nuovi elementi, come anche per la sostituzione del serbatoio per il GPL. Dopo la pubblicazione del Decreto del MIT in Gazzetta Ufficiale, vediamo cosa dispone l’art. 78 comma 1 del Codice della Strada.

Niente più collaudo in Motorizzazione

L’articolo è stato modificato lo scorso settembre dalla Legge di conversione del decreto Semplificazioni e dispone che per le modifiche ai veicoli come la sostituzione del serbatoio GPL, l’installazione del gancio traino, i doppi comandi e gli adattamenti per la guida dei disabili, non servirà più il collaudo in Motorizzazione.

Basta un documento scritto dell’officina esecutrice dei lavori, che il proprietario del mezzo (o l’officina stessa) dovrà inviare in Motorizzazione per l’aggiornamento del libretto di circolazione. Ed è così quindi che ora i centri specializzati possono gestire autonomamente le pratiche amministrative di verifica e prova, anche per quanto riguarda la sostituzione decennale dei serbatoi GPL, come abbiam visto per l’installazione del gancio traino, senza dover passare per la Motorizzazione.

Il decreto dell’8 gennaio 2021, GU n. 37 del 13 febbraio 2021, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale per le “Innovazioni in materia di accertamento delle modifiche delle caratteristiche costruttive e funzionali dei veicoli e aggiornamento della carta di circolazione”, include “la sostituzione del serbatoio GPL del sistema di alimentazione bifuel o monofuel” tra le modifiche ai veicoli. A partire dal 2021 quindi per queste modifiche auto l’aggiornamento della carta di circolazione non sarà più subordinato alla visita e alla prova obbligatorie eseguita dalla Motorizzazione Civile.

Andrea Arzà, Presidente Assogasliquidi/Federchimica, sottolinea l’importanza di questa norma per il comparto: “Il Decreto ministeriale è un’ottima notizia per il nostro settore e per i tanti automobilisti italiani che hanno scelto il GPL. Vogliamo sottolineare il proficuo lavoro svolto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha consentito di giungere a un’effettiva e reale semplificazione amministrativa.

Il nuovo decreto andrà a decongestionare l’attività delle Motorizzazioni Civili, risolvendo le attese per le verifiche sulla sostituzione dei serbatoi GPL e, di conseguenza, impatterà positivamente anche su tutte le altre attività delle Motorizzazioni. La norma semplifica nella direzione dai noi auspicata: al pari di quanto avviene per le revisioni delle auto, il Ministero lascia che a svolgere il lavoro e le pratiche sia il privato da lui accreditato, mantenendo ed esercitando però una fondamentale attività di ispezione e controllo.

L’iter per la sostituzione

Meravigliosa notizia per il settore del GPL, visto che i rallentamenti e le difficoltà delle Motorizzazioni potevano incidere in maniera negativa sulle scelte degli automobilisti, e di conseguenza impattare sull’ambiente. L’inquinamento oggi è un problema da non sottovalutare e le auto a GPL sono tra le poche a cui è consentita ancora la circolazione durante le domeniche ecologiche. Chi sceglie un’auto alimentata a gas ne conosce bene i vantaggi, però presso le Motorizzazioni si erano creati dei disagi e dei rallentamenti che stavano trasformando tutti i punti di forza del GPL in svantaggi.

Tornando al decreto, stabilisce che le officine accreditate presso l’Ufficio Motorizzazione Civile territorialmente competente possono provvedere alla sostituzione del serbatoio GPL inviando la dichiarazione del lavoro eseguito alla Motorizzazione che si occupa della vigilanza dell’operato, per controllare che le disposizioni del decreto siano applicate correttamente. L’intestatario del veicolo, entro 30 giorni dalle modifiche apportate al mezzo stesso, deve richiedere all’Ufficio della Motorizzazione Civile l’aggiornamento della carta di circolazione; gli Uffici Motorizzazione Civile emettono di conseguenza un tagliando adesivo da applicare sul libretto, che riporta gli aggiornamenti e le modifiche.