Il bollo auto è una delle tasse più discusse e spesso poco gradite dagli automobilisti italiani. Calcolato sulla base della potenza del motore e delle emissioni, sarà obbligatorio pagarlo anche il prossimo anno, fatte salve alcune eccezioni, espressamente indicate dalla legge. Grazie alle esenzioni specifiche (totali o parziali), il peso fiscale sarà meno gravoso per i possessori di queste ultime. Andiamo, allora, a scoprire nel dettaglio quali sono.
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Veicoli d’epoca
Una delle esenzioni più consolidate riguarda i veicoli d’epoca, dove per tali si intendono quelli con oltre 30 anni dalla data di costruzione (“salvo prova contraria, l’anno di costruzione coincide con l’anno di prima immatricolazione in Italia o in un altro Stato”). La categoria include auto e moto considerati patrimonio storico e culturale, purché non utilizzati a fini commerciali. La normativa sottolinea l’importanza di conservarli in buone condizioni.
Non occorre presentare specifica domanda per beneficiare della misura né tantomeno iscriversi ad appositi registri: tutto avviene in automatico. Se, però, il mezzo viene impiegato su strade pubbliche, il relativo proprietario è tenuto a corrispondere una tassa di circolazione annuale forfettaria. L’importo varia a seconda della regione e si applica a prescindere dal valore o dal riconoscimento storico. Riprendendo le indicazioni sul sito dell’ACI, è dovuta una somma di:
- 28,40 euro per gli autoveicoli
- 11,36 euro per i motoveicoli
La situazione diventa più complessa nel caso delle vetture con età compresa tra i 20 e i 29 anni. Sul tema si registra, infatti, una spaccatura nelle politiche adottate dai singoli enti locali, che hanno diritto a disciplinare la materia in base ai loro programmi. Ad esempio, la Lombardia lo riconosce al superamento del ventennio.
Veicoli ecologici
L’emergenza climatica in pieno corso e il derivante bisogno di ridurre le emissioni inquinanti hanno indotto diverse regioni italiane ad assumere dei provvedimenti, in favore dei mezzi meno inquinanti. Anche nel 2025, la quasi totalità non prevedrà il pagamento (temporaneo o permanente) del bollo per quanto riguarda le auto elettriche.
Lo stesso vale pure in merito alle ibride, sebbene la durata di questi ultimi sia variabile, dai tre ai cinque anni dalla data di immatricolazione, a seconda dell’ente locale. È consigliabile verificare le normative sul sito dell’ACI o presso gli uffici tributi della propria zona.
Per persone con disabilità
Un altro importante ambito di esenzione del bollo auto riguarda le persone con disabilità riconosciute ai sensi della Legge 104/92. Essa vale sia per il conducente con handicap sia al familiare che lo ha fiscalmente a carico, purché il mezzo osservi dei requisiti specifici:
- Cilindrata pari o inferiore a 2.000cc per motori a benzina
- Cilindrata pari o inferiore a 2.800cc per motori diesel
- Potenza pari o inferiore a 150 kW per macchine elettriche
Le categorie dei beneficiari comprendono:
- Persone con ridotte o impedite capacità motorie permanenti
- Non vedenti e sordi
- Individui con disabilità psichiche o mentali titolari di indennità di accompagnamento
- Soggetti che hanno subito amputazioni multiple o con gravi difficoltà deambulatorie
Ai fini del godimento, è necessario inoltrare apposita domanda agli uffici tributi regionali o agli sportelli ACI, allegando la documentazione medica e fiscale richiesta.