Ancora una volta ci ritroviamo a fare i conti con l’aumento dei prezzi del carburante in Italia, una situazione che ormai va avanti da troppo tempo e che sta mettendo in ginocchio moltissime famiglie del Bel Paese. Ora una nuova stangata in arrivo, ancor prima di quanto previsto.
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La notizia dell’Opec+
Nei giorni scorsi infatti avevamo visto la notizia dell’Opec+. Quando parliamo di benzina, è fondamentale sapere una regola, che forse sfugge a qualcuno: una diminuzione dei barili di petrolio prodotti ogni giorno comporta un possibile e continuo aumento dei prezzi del carburante.
E visto che l’Opec+ ha appena comunicato la decisione di diminuire la produzione del petrolio, i conti son presto fatti: era già prevista un’impennata dei prezzi per il mese di maggio. I Paesi dell’Opec+ hanno infatti annunciato che a partire dal mese prossimo e sino alla fine dell’anno saranno tagliati 1 milione di barili di petrolio al giorno.
I rialzi sono arrivati ancor prima, ma questa volta dovevamo aspettarcelo: a parte gli anni della pandemia, praticamente sempre nella storia abbiamo assistito ai rincari alla pompa nel periodo di Pasqua. E così, anche quest’anno non poteva essere da meno, soprattutto dopo i tagli della produzione di petrolio appena decisi dal cartello dei Paesi produttori, l’Opec+. Le quotazioni internazionali sono schizzate alle stelle.
I prezzi del carburante oggi
Ed eccoci, ad assistere all’ennesimo rialzo dei prezzi, questa volta si tratta di quella che viene chiamata “stangata di Pasqua”. Staffetta Quotidiana sottolinea rialzi sui listini dei prezzi consigliati dei maggiori marchi, rialzi sulle medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa. Ancora in aumento anche le quotazioni internazionali dei prodotti raffinati.
Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, IP ha aumentato di un 1,5 centesimi al litro i prezzi consigliati del gasolio, mentre Q8 ha aumentato di 1,5 cent i prezzi della benzina.
Quelle che vedete di seguito sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio Prezzi del Ministero dello Sviluppo Economico ed elaborati dalla Staffetta Quotidiana, rilevati alle 8 di ieri mattina (giovedì 6 aprile) su circa 18.000 impianti:
- benzina self service a 1,876 euro/litro (+4 millesimi, compagnie 1,879, pompe bianche 1,868);
- diesel self service a 1,772 euro/litro (+1, compagnie 1,777, pompe bianche 1,760);
- benzina modalità servito a 2,011 euro/litro (+4, compagnie 2,053, pompe bianche 1,928);
- diesel servito a 1,912 euro/litro (+1, compagnie 1,957, pompe bianche 1,822);
- GPL servito a 0,787 euro/litro (-2, compagnie 0,795, pompe bianche 0,777);
- metano servito a 1,673 euro/kg (-2, compagnie 1,665, pompe bianche 1,679);
- Gnl a 1,588 euro/kg (-10, compagnie 1,604 euro/kg, pompe bianche 1,575 euro/kg).
Questi invece sono i prezzi praticati oggi sulle autostrade italiane:
- benzina self service a 1,942 euro/litro;
- benzina modalità servito a 2,204 euro/litro;
- gasolio self service a 1,854 euro/litro;
- gasolio servito a 2,129 euro/litro;
- GPL a 0,887 euro/litro;
- metano a 1,731 euro/kg;
- Gnl a 1,566 euro/kg.
Come abbiamo già sottolineato, la conseguenza più grave per noi italiani è quella di dover tornare nuovamente a fare i conti con una pesante impennata dei prezzi del carburante alla pompa, dopo un anno intero di costi proibitivi. Un piccolo spiraglio di speranza forse c’è: il Governo ha assicurato i cittadini che – nel caso in cui i prezzi dovessero sforare i 2 euro al litro – allora potrebbero tornare in vigore gli sconti. Vedremo che cosa succederà nelle prossime settimane.