Auto elettriche, in Germania 100.000 sono parcheggiate

In Germania le auto elettriche invendute fanno scalpore, con oltre 100.000 veicoli che giacciono in una sosta perpetua, in attesa di qualche acquirente

Foto di Tommaso Giacomelli

Tommaso Giacomelli

giornalista automotive

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

In Germania sta succedendo una cosa alquanto bizzarra e che finora non si era ancora registrata. Ci sono ben 100.000 auto elettriche che vigono parcheggiate, in sosta temporanea, nei parcheggi adiacenti alle fabbriche, alle concessionarie e ai porti della nazione tedesca. In questa condizione non ci sono soltanto le vetture prodotte all’estero, ma anche tutte quelle realizzate in casa. L’anno 2023 è stato un “annus horbilis” che ha consentito a creare un primato record di veicoli alla spina invenduti, fenomeno che gli analisti attribuiscono alla cessazione improvvisa degli incentivi governativi per l’acquisto di auto elettriche che è stato a varato a dicembre.

Continua a crescere il numero di auto invendute

L’aumento esponenziale e di vetture elettriche marchiate BYD in sosta al porto di Bremerhaven, a Brema, nel cuore della Germania ha comportato una totale congestione del terminal veicoli. Al tempo stesso, i giornalisti tedeschi hanno rivelato che migliaia di vetture marchiate Tesla, assemblate nella fabbrica di Grünheide, sono state accumulate in segreto in un vecchio aeroporto militare a Neuhardenberg, per la mancanza di spazio adeguato nell’impianto produttivo vicino alla capitale, Berlino.

Contemporaneamente, i produttori di automobili tedesche stanno abbassando sensibilmente la quota di produzione destinata ai veicoli elettrici a batteria, facendo lievitare i tempi per l’introduzione di nuovi modelli e modificando le loro strategie per rallentare la transizione verso la mobilità elettrica. Una situazione che rappresenta un problema che sembra non produrre degli sviluppi positivi. Le reazioni osservate derivano specialmente dal calo della domanda a livello locale, benché si registri un atteggiamento progressivo più cauto anche sul fronte internazionale nei confronti delle auto elettriche.

La riposta di Volkswagen

Gli incentivi auto in Italia hanno dato una bella spinta alle auto elettriche, tanto che il lauto bonus destinato ai veicoli alla spina si è esaurito nel giro di pochissime ore. L’esempio italiano potrebbe essere uno stimolo anche per la nazione tedesca, anche se in Germania qualcuno sta già pensando al modo ideale per dare una scossa a tutto il movimento: Volkswagen.

Il colosso di Wolfsburg, a differenza di altri, sta concentrando ancora buon risorse al campo delle 100% elettriche e ha in serbo un veicolo che potrebbe cambiare le sorti di questa alimentazione. Infatti, all’orizzonte ci sarebbe una vettura veramente popolare, come l’origine del nome stesso dell’azienda, che prenderebbe la denominazione di ID.1.

Questo modello ancora del tutto inedito e del quale si è vociferato silenziosamente, potrebbe essere il cavallo di Troia per vincere la partita delle elettriche. Questo veicolo compatto verrebbe immesso nel mercato a un prezzo, di base, inferiore ai 20.000 euro mentre l’autonomia sarebbe più che sufficiente per un utilizzo quotidiano in uso urbano e non soltanto. Vedremo se dalle chiacchiere si passerà ai fatti in breve tempo. Oliver Blume in una nota che l’azienda vuole assumersi una “responsabilità sociale” avviando un “progetto di mobilità elettrica entry-level dall’Europa per l’Europa“.

L’unica speranza è che questa operazione non comporti una situazione analoga a questa, con piazzali pieni fino all’orlo di vetture ferme e invendute. Staremo a vedere come evolverà questa condizione nei prossimi mesi.