In vendita la Porsche da corsa di Pablo Escobar, prezzo da capogiro

La Porsche un tempo appartenuta al "signore della droga" Pablo Escobar viene messa in vendita a una cifra da urlo: con lei il narcotrafficante gareggiò in pista

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 12 Marzo 2021 08:28

Pablo Escobar, quello che è stato il re del narcotraffico colombiano, aveva una rinomata passione per le auto. Tra i modelli a lui appartenuti figura anche una Porsche 911 RSR del 1974 molto rara, attualmente in vendita da Atlantis Motor Group, il più esclusivo concessionario della Florida. La rarità e la storia la spingono ad avere una quotazione esorbitante, ben al di fuori della portata delle persone comuni.

Tra i fiori all’occhiello della Casa tedesca, ha segnato una parte importante dei Seventies e tuttora viene ricordata dai fan del marchio, sulle cui qualità in termini di design, tecnologie e prestazioni nessuno ha mai avuto da ridire. Nelle “vene” delle vetture di Zuffenhausen scorre il sangue tedesco e, in quanto tali, la tipica solidità riconosciuta dal pubblico.

Durante i decenni di onorata produzione i vari marchi, sia di lusso sia generalisti, hanno dato spesso e volentieri dimostrazione di una tenuta straordinaria, tra i motivi del costante successo riscosso sia sulla scena nazionale sia al di fuori della patria.

“Battezzata” da Fittipaldi

Di questa Porsche ne furono costruiti appena 15 esemplari, creati ad hoc per la serie motoristica International Race of Champions del 1974. Non serve aggiungere che, grazie ai loschi traffici imbastiti, la questione economica rappresentava tutto fuorché un problema nel caso di Escobar, capace di erigere un impero, spazzando via la concorrenza, pure con decisioni spietate. La sete di potere lo consumarono fino al resto dei suoi giorni, e i gioielli conservati in garage ne riflettevano le manie di grandezza, aventi pochi eguali.

Il fine giustificava sempre i mezzi, e ciò ne contribuì alla fama, sfociata in un’oscura mitizzazione da parte di libri, serie TV e cinema. La 911 RSR in vendita era stata prima guidata nella gara inaugurale della serie dal pilota brasiliano due volte campione del mondo di Formula 1, Emerson Fittipaldi, in grado di conquistare la pole position tra il giubilo della folla.

Allora emerse appieno il notevole potenziale tecnico della quattro ruote, su cui i progettisti si erano dati parecchio da fare, al punto da superare le aspettative delle rivali in pista. Lasciata nelle mani di un mostro sacro della classe regina del motorsport, raggiunse lidi di eccellenza assoluta.

In virtù della fama conquistata, pure Pablo Escobar le mise gli occhi addosso. A prescindere da quali sarebbero state le richieste, il bolide doveva essere suo. Sfruttando i suoi numerosi agganci, riuscì ad accaparrarsela e da lì ebbe un unico proprietario. La vettura venne acquistata dal “signore della droga”, che la utilizzò con la carrozzeria di una 935 e livrea simil-Martini nel campionato colombiano Copa Renault 4.

Rispetto a Fittipaldi, ovviamente le capacità al volante erano ben altra cosa, ma volle comunque darsi l’opportunità di usare una belva d rara cattiveria su strada, a maggior ragione in competizioni agonistiche. Bastava pigiare un po’ il pedale dell’acceleratore e la 911 RSR scatenava la furia e l’adrenalina schizzava alle stelle.

La restaurazione e il prezzo

Dopo la morte di Escobar, il gioiello della Cavallina venne lasciato a lungo in garage, e ciò condusse al deterioramento delle parti. Ricoperta da sporco e polvere, era una lontana parente della precedente meraviglia. Poi, però, è accaduta la rinascita, una volta tornata negli negli Stati Uniti grazie a Roger Penske, il quale l’ha restaurata con la livrea originale di colore Sahara Beige con interni neri, trasmissione manuale e lo storico motore “flat six” da 3 litri che ha fatto la fortuna della Porsche 911.

L’attenzione, ai limiti del maniacale, verso i dettagli le ha dato una seconda giovinezza. Il prezzo per questa vettura è da capogiro, ci vogliono oltre due milioni di dollari per acquistarla e parcheggiarla nel proprio parco macchine. Il valore intrinseco del mezzo, abbinato al richiamo di un’icona del malaffare quale Escobar, supporta le pretese stratosferiche.