A Pozzuoli rubate le batterie dei semafori dopo il terremoto nei Campi Flegrei, la denuncia del sindaco

Dopo il terremoto che ha colpito i Campi Flegrei, a Pozzuoli sono state rubate le batterie dei semafori: lo sfogo del sindaco

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A Pozzuoli, in via Pergolesi, sono state rubate le batterie dei semafori che sono stati posizionati per regolare il senso unico alternato del traffico. I semafori sono stati installati dopo i danni provocati dal terremoto nei Campi Flegrei al campanile della chiesa. A denunciare il furto attraverso un post su Facebook è stato il sindaco del comune campano, Luigi Manzoni.

Rubate le batterie dei semafori a Pozzuoli, lo sfogo del sindaco

“Purtroppo questa notte hanno rubato le batterie dei semafori posizionati a Via Pergolesi per regolare il senso unico alternato, istituito nella giornata di ieri a causa delle lesioni al campanile della chiesa”. Così il sindaco Manzoni in un post su Facebook dopo il furto avvenuto nella notte tra martedì 13 e mercoledì 14 maggio.

“Stiamo provvedendo alla sostituzione, ma consentitemi di esprimere un senso di amarezza profonda per un gesto assurdo, compiuto in una situazione in cui siamo tutti al lavoro per gestire questa emergenza”, ha concluso il primo cittadino.

Semafori depredatiFonte foto: Facebook di Luigi Manzoni
Pozzuoli, la foto del semaforo senza batteria

Il prefetto di Napoli: “Atto esecrabile”

Sulla vicenda ha espresso profondo rammarico anche il prefetto di Napoli Michele di Bari, affermando che si è innanzi a “un atto esecrabile”.

“Non è tollerabile quanto accaduto. Siamo in un momento particolare e c’è chi si adopera con questi comportamenti a rendere ancora più complicata l’opera dell’ente locale delle istituzioni“, ha continuato il prefetto.

Michele di Bari ha assicurato che non si faranno sconti agli autori di “qualsiasi atto di sciacallaggio“. Quindi ha aggiunto di aver già disposto l’intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine.

“Auspico che l’autore o gli autori di questo gesto siano presto individuati”, ha concluso.

Terremoto Campi Flegrei, le testimonianze

Il 13 maggio alle ore 12:07 la terra ha tremato nella zona dei Campi Flegrei. Una scossa di magnitudo 4.4 ha scatenato nuovamente il panico.

”C’è stata una scossa forte, torna subito a casa, è stata disposta la chiusura immediata delle scuole”. Sono le parole di una moglie rivolte al marito Antonio Raia, 44 anni, che era al lavoro in provincia di Caserta quando si è verificato il terremoto. Raia, agente di commercio per un’azienda del Nord, è nato e cresciuto a Pozzuoli.

”Sono tornato in fretta e furia per i miei bimbi – ha raccontato il 44enne -, anche per mia suocera che vive in casa con me e per mia mamma. Abitiamo in una casa di famiglia passata di generazione in generazione, dai nonni ai miei genitori”.

”Credevo di trovarmi di fronte al solito scenario degli ultimi mesi provocato dalle continue scosse, chi vive in questa zona lo sa bene, ossia tanta paura ma per fortuna pochi danni. Stavolta non è andata così”, ha aggiunto Raia. Infatti il sisma è stato potente e ha provocato crepe sui muri, mandano i vetri in frantumi.

”Sono poi intervenuti i Vigili del Fuoco, hanno spicconato laddove era necessario, stabilendo che la casa è agibile, ma servirà in ogni caso l’intervento di una ditta edile”, ha continuato il residente di Pozzuoli, che con la sua famiglia non ha voluto passare la notte nella sua abitazione, situata a poco più di un chilometro dal porto del comune flegreo.

”Ci siamo trasferiti in una casa familiare a Licola, a qualche chilometro di distanza. E siamo anche fortunati, abbiamo un altro posto dove dormire, altri non hanno questa possibilità e chi vuole andar via da questa zona si imbatte in abitazioni con fitti triplicati nei paesi vicini come Licola, Qualiano. Dovrebbe esserci maggiore comprensione, invece c’è chi se ne approfitta” ha concluso Antonio.

sindaco-pozzuoli-terremoto-campi-flegrei Fonte foto: ANSA
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