Chiara Petrolini non va in carcere per i neonati sepolti, la Procura decide per il braccialetto elettronico
Chiara Petrolini resta ai domiciliari, ma con braccialetto elettronico. Accusata di aver ucciso e sepolto i due figli neonati, per lei niente carcere
Resterà ai domiciliari Chiara Petrolini, la 21enne di Traversetolo (Parma) accusata dell’omicidio dei due figli neonati e della soppressione dei loro cadaveri. Il Tribunale del Riesame di Bologna ha deciso per una misura cautelare più severa rispetto a quella inizialmente disposta dal Gip, applicando anche il braccialetto elettronico. La Procura aveva chiesto il carcere, ma la richiesta è stata respinta.
- Niente carcere per Chiara Petrolini: la decisione dei giudici
- L’accusa: omicidio e soppressione di cadavere di due neonati
- Giudizio imminente: prima udienza il 30 giugno a Parma
Niente carcere per Chiara Petrolini: la decisione dei giudici
Come riporta Ansa il 18 giugno, la decisione è arrivata al termine dell’udienza tenutasi a Bologna. I giudici del Tribunale della Libertà hanno valutato l’appello presentato dalla Procura di Parma, che chiedeva l’applicazione della custodia in carcere.
La corte ha optato per una soluzione intermedia, ritenendo congrua l’aggiunta del braccialetto elettronico alla misura degli arresti domiciliari già in vigore.
ANSA
Chiara Petrolini resta agli arresti domiciliari
Petrolini continuerà dunque a scontare la misura nella villetta di famiglia a Vignale di Traversetolo, ma con un controllo rafforzato sui suoi movimenti.
I giudici hanno ritenuto che vi fossero esigenze cautelari superiori rispetto a quanto disposto inizialmente dal Gip, senza però arrivare all’incarcerazione.
L’accusa: omicidio e soppressione di cadavere di due neonati
Il caso è tra i più drammatici emersi in Emilia-Romagna negli ultimi anni. Chiara Petrolini è accusata di aver partorito in segreto due bambini, uno il 12 maggio 2023 e l’altro il 7 agosto 2024, e di averli poi uccisi recidendo il cordone ombelicale, secondo quanto sostiene la Procura.
I corpi dei due neonati sarebbero stati seppelliti nel giardino della casa di famiglia, senza che alcun familiare sapesse delle gravidanze. Il secondo cadavere è stato scoperto casualmente il 9 agosto 2024, mentre la giovane si trovava negli Stati Uniti.
L’indagine ha portato poi al ritrovamento del corpo del primo neonato. Entrambi i bimbi non erano mai stati registrati all’anagrafe, e la scoperta ha sconvolto l’intera comunità di Traversetolo.
Giudizio imminente: prima udienza il 30 giugno a Parma
Petrolini è stata rinviata a giudizio nel maggio scorso e dovrà comparire davanti al Tribunale di Parma il 30 giugno alle 9.30 per la prima udienza del processo. Le accuse sono di omicidio volontario aggravato e soppressione di cadavere.
La modifica della misura cautelare non è ancora esecutiva: sarà necessario attendere l’eventuale decisione della Cassazione, nel caso in cui l’avvocato Nicola Tria, difensore della giovane, presenti ricorso.
Solo in assenza di ulteriori impugnazioni, il braccialetto elettronico sarà applicato.
