Coltellata di Giuseppe Conte al M5S di Grillo e Casaleggio, "uno non vale uno, grande errore del passato"

Giuseppe Conte, intervistato da David Parenzo, prende le distanze da Grillo e Casaleggio e delinea il nuovo futuro del M5S: “Uno non vale uno”

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L’attuale presidente del M5S, Giuseppe Conte, è stato ospite di David Parenzo su La7 a L’aria che Tira. L’ex premier ha parlato dei risultati politici in Germania, del riarmo, della condizione degli italiani e del Movimento oggi, affermando che Grillo e Casaleggio avevano sbagliato perché “uno non vale uno, è stato un errore del passato”.

Giuseppe Conte ospite a L’aria che Tira

Nella mattinata di oggi – mercoledì 7 maggio 2025 – il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, è stato ospite di David Parenzo su La7, nel corso della trasmissione L’aria che Tira.

L’ex premier ha affrontato molti temi, parlando della Germania, dell’avanzata degli estremismi di destra, del piano di riarmo e del Governo italiano, affermando che Giorgia Meloni “ha avuto tante occasioni, ma è rimasta muta” di fronte ai movimenti politici che minacciano anche l’Italia.

Giuseppe Conte M5S Grillo CasaleggioFonte foto: ANSA
Il presidente del M5S, Giuseppe Conte, ha preso ancora una volta le distanze dall’idea originaria di Grillo e Casaleggio, affermando che “uno non vale uno”

Conte ha poi però parlato del Movimento, affermando di aver intrapreso “un percorso completamente nuovo. Oggi siamo un’altra forza politica, anche se non disconosciamo i principi ideali del passato”.

“Uno vale uno” non vale più

Giuseppe Conte ha chiarito che oggi “quando c’è un incarico pubblico uno non vale affatto uno, occorrono etica, capacità e competenza. Se c’è un amministratore pubblico, non può essere chiunque. È stato un grande errore del passato”.

Parole confermate più volte da Conte, che già da tempo ribadisce la sua distanza da uno dei punti cardine del primo M5S. Come nel marzo dello scorso anno, quando nel corso di un incontro a Milano disse che “questa cosa che abbiamo detto in passato, ‘uno vale uno’, non significa che se devi assegnare un incarico così complicato e pubblico ci può andare chiunque; questo è un messaggio sbagliato”.

Messaggio che, un paio di anni prima, era stato lanciato anche da Luigi Di Maio, all’epoca ministro degli Affari Esteri, che si espresse chiaramente contro il vecchio slogan, dichiarando che “uno vale uno non vuol dire uno vale l’altro”.

Le parole di Grillo e Casaleggio

Il 4 ottobre 2009 Beppe Grillo al Teatro Smeraldo di Milano battezzava la nascita del Movimento ideato insieme a Gianroberto Caseleggio al grido di “Uno vale uno”. Uno slogan che divenne poi inno del Movimento, con una canzone dal titolo “Ognuno vale uno”.

Ma già due anni dopo, Grillo e Casaleggio firmavano un post sul blog del comico ligure nel quale affermavano chiaramente che “. Ognuno vale uno, ma solo se tutti hanno lo stesso accesso all’informazione. Su questo punto non si può transigere, non ci sono mediazioni possibili. Per diritto di nascita chiunque dovrà poter accedere in modo libero alla conoscenza”.

Un discorso quindi inizialmente utopico, che è forse stato travisato nel tempo. Tanto che pochi anni dopo, nel 2015, dal nuovo inno “Lo facciamo solo noi” sparì ogni riferimento all’uno vale uno. E oggi, dopo le parole di Giuseppe Conte, sembra di essere lontani anni luce dagli inizi del Movimento.

giuseppe-conte Fonte foto: ANSA
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