Denunce e maxi sequestro di cozze nocive a Taranto, sommozzatore scoperto a raccogliere mitili in zona vietata
Due uomini denunciati a Taranto per commercio di cozze nocive. Operazione della Polizia nell'area di Mar Piccolo.
Due denunce a Taranto, dove due uomini sono stati accusati di commercio di sostanze alimentari nocive e frode nel commercio. L’intervento è avvenuto nell’area di Mar Piccolo, dove i sospettati sono stati sorpresi a raccogliere cozze in una zona vietata a causa dell’inquinamento.
Operazione della Polizia a Mar Piccolo
Secondo quanto si legge sul sito della Polizia di Stato, il personale del Commissariato Borgo ha condotto un’operazione mirata sin dalle prime ore del mattino nell’area di Mar Piccolo. L’obiettivo era intercettare un eventuale traffico illegale di cozze. Gli agenti hanno notato una piccola barca a motore condotta da un giovane, mentre nelle vicinanze un sommozzatore era impegnato a raccogliere mitili dal fondo marino. La zona è classificata come area marina fortemente inquinata, dove è assolutamente vietata la piantagione e l’allevamento di mitili.
Intervento e sequestro
I poliziotti hanno seguito i due sospettati, che dopo aver raccolto le cozze, si sono diretti verso la banchina del mercato ittico galleggiante di via Delle Fornaci. Qui, ad attenderli, c’era un altro giovane appena arrivato a bordo di una Lancia Ypsilon. Appena approdati, gli agenti sono intervenuti bloccando il sommozzatore e il giovane a bordo dell’auto. Sono stati recuperati sulla barca due sacchi di cozze del peso complessivo di circa 30 chilogrammi.
Denunce e conseguenze
I due uomini sono stati identificati e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, denunciati in stato di libertà. Il sommozzatore è stato anche segnalato per inosservanza della normativa regionale. Le cozze sequestrate sono state affidate al personale di Kyma Ambiente per la successiva distruzione. Per entrambi gli indagati vige il principio di innocenza fino a sentenza definitiva.
Per ulteriori dettagli sull’operazione, è possibile consultare il sito della Polizia di Stato o visitare la pagina dedicata a Taranto.

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.