Diplomatici australiani derubati a Como, quanti soldi gli sono stati sottratti
A Como, due diplomatici australiani derubati dei bagagli: la Polizia recupera e restituisce i documenti grazie alla segnalazione dei cittadini.
Due diplomatici australiani sono stati derubati dei loro zaini contenenti documenti personali e carte di credito nel pomeriggio di ieri a Como. Gli effetti personali sono stati recuperati dalla Polizia di Stato grazie alla segnalazione di alcuni cittadini in via Borsieri, poco prima delle 19.00. L’intervento tempestivo degli agenti ha permesso di restituire i documenti alle vittime, tra cui la console australiana in Cambogia, mentre il bottino dei ladri ammonta a circa 1500 dollari, un tablet e un telefono cellulare.
La segnalazione e il ritrovamento degli zaini abbandonati
Stando alle informazioni pubblicate sul sito della Polizia di Stato, l’episodio si è verificato nel tardo pomeriggio di ieri in Como, precisamente in via Borsieri. Alcuni cittadini hanno notato la presenza sospetta di due zaini neri abbandonati vicino a un’auto parcheggiata negli stalli a strisce blu e hanno prontamente avvisato le forze dell’ordine. Una volante della Polizia è stata indirizzata sul posto e ha recuperato gli zaini, che sembravano essere stati lasciati lì da poco.
Il contenuto degli zaini e i primi accertamenti
Una volta portati in Questura, gli agenti hanno aperto i due zaini e hanno trovato al loro interno una decina circa di documenti personali, tra cui patenti di guida, carte di credito e passaporti australiani. Tra questi, due passaporti risultavano appartenere a personale diplomatico. Gli agenti hanno immediatamente avviato le verifiche per risalire ai proprietari dei documenti e hanno tentato di individuare un eventuale alloggio alberghiero del gruppo di persone coinvolte, sia a Como che nella vicina Milano.
L’intervento dell’ambasciata australiana
Non avendo trovato riscontri negli alberghi delle due città, la Polizia ha contattato gli uffici dell’ambasciata australiana di Roma. Da lì è arrivata la conferma dell’identità dei due diplomatici, tra cui la console dell’ambasciata australiana in Cambogia. L’ambasciata ha fornito informazioni utili per identificare le vittime del furto e per facilitare la restituzione dei documenti.
L’arrivo delle vittime in Questura e la denuncia
Non era ancora terminata la telefonata con l’ambasciata che, all’ingresso principale della Questura, si sono presentati la console australiana e il marito. I due hanno riferito all’agente di guardia di essere stati vittime di furto dei bagagli, che avevano lasciato custoditi su un van parcheggiato nel pomeriggio presso Villa Olmo. La coppia si è recata in Questura per sporgere regolare denuncia di furto.
La restituzione dei documenti e la reazione delle vittime
Nel giro di due minuti, la situazione si è risolta positivamente per i diplomatici. Gli agenti della volante hanno riconsegnato loro tutti i documenti personali e le carte di credito appartenenti all’intero gruppo. La console e il marito hanno espresso grande sollievo e felicità per il ritrovamento degli effetti personali, ringraziando la Polizia per la rapidità e l’efficacia dell’intervento.
Le modalità del furto e il bottino dei ladri
Purtroppo, il reato è stato comunque portato a termine. Gli agenti hanno constatato che il van non presentava segni evidenti di effrazione: le portiere erano state aperte senza forzature particolari, segno che i ladri potrebbero aver utilizzato tecniche sofisticate per accedere al veicolo. Il bottino sottratto ammonta a quasi 1500 dollari, oltre a un tablet e un telefono cellulare, che non sono stati recuperati.
Le indagini in corso e l’importanza della collaborazione dei cittadini
Le forze dell’ordine stanno proseguendo le indagini per individuare i responsabili del furto e recuperare la refurtiva mancante. L’episodio sottolinea l’importanza della collaborazione tra cittadini e Polizia: la segnalazione tempestiva ha permesso di restituire rapidamente i documenti alle vittime e di limitare i danni causati dal reato.
Il ruolo della Polizia di Stato nella tutela della sicurezza
Questo intervento conferma l’impegno costante della Polizia di Stato nella tutela della sicurezza pubblica e nella protezione dei cittadini, compresi i visitatori stranieri e il personale diplomatico. La vicenda ha avuto un lieto fine per quanto riguarda il recupero dei documenti, ma resta alta l’attenzione sulle tecniche utilizzate dai ladri per commettere furti senza lasciare tracce evidenti.
Conclusioni
L’episodio avvenuto a Como rappresenta un esempio di come la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine possa fare la differenza nella gestione delle emergenze e nella tutela della sicurezza collettiva. La Polizia invita chiunque noti comportamenti sospetti o situazioni anomale a segnalarli tempestivamente, contribuendo così a prevenire e contrastare i reati sul territorio.

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.