Ema Stokholma e le violenze della madre scritte in un libro: "I proventi li divido con mio fratello"

In un'intervista Ema Stokholma è tornata a raccontare le violenze subite dalla madre e ha parlato del legame col fratello e dei suoi sogni

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La speaker Ema Stokholma, in un’intervista, è tornata a parlare della sua infanzia e in particolare delle violenze della madre su lei e suo fratello. Diversi episodi sono stati raccontati anche in un libro vincitore del premio Bancarella 2021, “Per il mio bene”, scritto dalla conduttrice.

Ema Stokholma e le violenze della madre

Ema Stokholma racconta spesso del suo passato e nel 2021 ha scritto un’autobiografia, “Per il mio bene“, vincitrice del premio Bancarella. In un’intervista al Corriere della Sera, ha ripercorso gli anni della sua infanzia e dei momenti più bui.

La giornalista Elvira Serra, ricordando che nel memoir Ema aveva descritto come primo ricordo brutto quando a 4 anni la madre la picchiò in auto, le ha chiesto di raccontare invece quelli belli.

Ema Stokholma ANSA

Ema Stokholma

Stokholma ha risposto che i momenti positivi erano legati alla scuola e ai suoi compagni con cui poteva “vivere una vita normale”. La speaker ha anche rivelato che in mensa era affamatissima e finiva sempre i loro piatti. Alla domanda se invece a casa rifiutasse di proposito il cibo che le preparava la madre, la conduttrice ha ipotizzato che “forse rifiutavo tutto quello che arrivava da lei, sto ancora cercando di capirlo. Anche adesso mi capita di lasciarmi andare a questa forma di inappetenza”.

La madre, nel memoir, è stata descritta come una persona instabile e violenta che picchiava e umiliava in continuazione i figli. Una volta, quando Ema aveva 9 anni, la portò su un ponte ordinandole di buttarsi e l’allora bambina fu salvata da un libraio.

Alla domanda del Corriere se non le fosse mai venuto in mente di denunciare a un adulto quanto le accadeva, Stokholma ha ammesso di prendersi le sue responsabilità “ma io avevo troppa paura di ritornare a casa dopo una eventuale denuncia. Lei, poi, non mi mandava a scuola quando i lividi si vedevano. E comunque non è che avessi dei modelli di riferimento positivi, tra gli adulti: persino mio padre mi diceva “ci vediamo lunedì”, e poi ricompariva dopo quattro anni”.

Il legame con il fratello

Se con la madre i rapporti adesso sono uno scambio di messaggi ogni tanto, con il fratello il legame è ben diverso. I due si vedono 5 o 6 volte all’anno e Ema ha chiesto a lui il permesso di pubblicare l’autobiografia, oltre a dividere i proventi.

“Gli mandavo i capitoli man mano che li scrivevo – ha detto Stokholma – senza il suo consenso non lo avrei mai pubblicato. I proventi li divido equamente tra di noi, perché è la mia storia, ma anche la sua”.

Quando di rado sogna la madre, invece, “è sempre la mamma giudicante che mi disprezza”.

I giorni più felici di Ema Stokholma

Riguardo invece ai momenti felici, Ema ha ammesso che sicuramente vincere il premio Bancarella è stata un’emozione indescrivibile che le è parsa “una ricompensa, una compensazione assurda, in eccesso”, ma il giorno più bello è stato quando ha venduto il suo primo quadro (Ema, oltre a condurre programmi in radio e Tv, è anche pittrice, ndr).

“Mi ha aiutata Gino Castaldo – ha raccontato – che è la persona più saggia che conosca. Anziché piagnucolare perché nessuna galleria mi chiamava per chiedermi di esporli, lui ha suggerito di fare tutto da sola, come quei cantanti che si producono e si pubblicano senza una casa discografica. Io ho Riccardo, un ragazzo che da Londra gestisce la vendita dei miei lavori su Instagram”.

I soldi che guadagna con i quadri li spende con gli amici che la supportano, tra questi c’è la collega Andrea Delogu. “È la boss: decide sempre dove si mangia e a che ora, il lunedì vuole già pianificare quello che si farà il sabato”.

Tra gli altri amici Stokholma nomina Luca Barbarossa e Mirko Nazzaro che l’ha messa sulle tracce di Marina Abramovic.

“Lei è una delle artiste viventi più importanti, ha proprio cambiato il ruolo della donna nel mondo dell’arte. Da poco mi ha invitata con Alessia Marcuzzi a Capri, perché l’avevamo citata in tv”, ha detto la conduttrice.

Guardando al futuro vorrebbe invece conoscere “RuPaul, la drag queen del video di Don’t Go Breaking My Heart, con Elton John. Penso sia una delle più belle donne al mondo, per lei mi presi un bello schiaffo da mia madre”. E sogna “di stare tranquilla, di avere poco stress, di vivere in una casa dove puoi sentire gli uccellini che cantano”.

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