Femminicidio - suicidio a Cene vicino Bergamo, Elena Belloli uccisa dal marito Ruben Bertocchi con una pistola

Dramma a Cene, provincia di Bergamo: Ruben Bertocchi spara alla moglie Elena Belloli e dopo il femminicidio si suicida con la stessa pistola

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Femminicidiosuicidio a Cene, in Valle Seriana, provincia a Bergamo. Un uomo di 55 anni, Ruben Bertocchi, avrebbe ucciso la moglie 51enne, Elena Belloli, sparandole in casa con una pistola. Poi avrebbe rivolto l’arma contro di sé. La coppia aveva due figli, di 11 e 21 anni. Uno di loro avrebbe lanciato l’allarme.

L’allarme del figlio più grande

Secondo quanto riferito da ANSA, a dare l’allarme sarebbe stato il figlio più grande della coppia, che non riusciva a entrare in casa.

Si sarebbe trovato nella locanda vicino all’abitazione, insieme alla fidanzata, quando avrebbe sentito gli spari.

cene bergamo
Cene, in provincia di Bergamo

Sono stati i vigili del fuoco a consentire l’accesso all’abitazione, sfondando la porta.

La pistola era regolarmente denunciata

La pistola usata da Ruben Bertocchi per uccidere la moglie Elena Belloli e per poi togliersi la vita risulterebbe regolarmente denunciata.

Bertocchi, infatti, faceva la guardia giurata.

Fino a 6 anni fa, insieme alla moglie – spiega L’Eco di Bergamo -, gestiva un negozio di alimentari.

Belloli, invece, era architetta e lavorava nello studio Bortolotti di Cene.

Indagini in corso, sequestrati i telefoni: il possibile movente

I carabinieri  della compagnia di Clusone e del Nucleo investigativo di Bergamo hanno perquisito la casa alla ricerca di biglietti eventualmente lasciati scritti dal marito.

L’abitazione è stata messa sotto sequestro, così come i telefoni della coppia.

Sembra che Bertocchi, stando a quanto riferito da ANSA, avesse annunciato le sue intenzioni in un messaggio a una persona vicina alla donna.

Il movente, sulla base dei primi accertamenti, sembrerebbe riconducibile a motivi di gelosia.

Le parole del sindaco

Edilio Moreni, sindaco di Cene, citato dall’ANSA ha parlato di una famiglia “molto conosciuta e ben inserita” e che “l’intera comunità è molto scossa per l’accaduto”.

Attesa per l’autopsia

I cadaveri, nel frattempo, sono stati trasferiti all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo per l’autopsia.

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