Finto maresciallo arrestato a Siena, al volante con la patente scaduta dopo aver messo a segno un colpo
Due truffatori campani fermati a Murlo dopo aver raggirato un'anziana con la tecnica del finto maresciallo. Refurtiva restituita.
Fermati dalla polizia di Siena due truffatori di origine campana mentre tentavano di allontanarsi dopo aver messo a segno una truffa ai danni di una donna anziana. I fatti si sono svolti la mattina del 25 luglio a Casciano di Murlo, in provincia senese, dove la Squadra Mobile era impegnata in servizi di prevenzione contro i raggiri ai danni delle persone più fragili.
Operazione della Polizia di Stato: la ricostruzione dei fatti
Stando alle informazioni pubblicate sul sito della Polizia di Stato, la mattina del 25 luglio gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Siena hanno notato due persone che si allontanavano in modo sospetto da un’abitazione di Casciano di Murlo. I poliziotti, impegnati in un servizio mirato proprio a contrastare le truffe agli anziani, hanno osservato i movimenti dei due individui, che si sono rapidamente diretti verso un’auto a noleggio, risultata presa in Campania.
Gli investigatori hanno seguito il veicolo per pochi metri, prima di procedere al controllo. Durante la perquisizione, hanno trovato un sacchetto contenente diversi gioielli in oro, nascosto all’interno dell’auto. Gli accertamenti immediati hanno permesso di stabilire che i preziosi erano stati appena sottratti dall’abitazione di una donna di 90 anni, residente nella zona.
La tecnica del finto maresciallo: come è avvenuta la truffa
La modalità utilizzata dai malviventi è una delle più tristemente note: il cosiddetto raggiro del finto maresciallo dei Carabinieri. Uno dei complici ha contattato telefonicamente la vittima, spacciandosi per un ufficiale dell’Arma e comunicando che la figlia della donna era stata arrestata. Per ottenere la sua liberazione, la madre avrebbe dovuto consegnare tutti i gioielli e il denaro in suo possesso a un incaricato che si sarebbe presentato di lì a poco.
Pochi minuti dopo, alla porta dell’anziana si è presentato il minore, anch’egli campano, che si è qualificato come Carabiniere. Nonostante le perplessità della signora per la giovane età del presunto militare, il ragazzo è riuscito a convincerla a consegnare tutti i gioielli che aveva in casa.
Arresto e denunce: le conseguenze per i responsabili
Il maggiorenne, un uomo di 32 anni residente nel napoletano, è stato arrestato in flagranza per truffa aggravata in concorso e condotto presso la Casa Circondariale di Siena a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Oltre all’arresto, l’uomo è stato denunciato anche per il possesso di un coltello e sanzionato perché trovato alla guida dell’auto con la patente scaduta.
Il minore, anch’egli originario della Campania, è stato denunciato in stato di libertà e affidato alla madre, fatta giungere appositamente dalla regione partenopea.
Restituzione della refurtiva e provvedimenti giudiziari
La refurtiva, composta da diversi gioielli in oro, è stata restituita all’anziana vittima, che ha potuto così riavere i suoi beni. Il giudice, nella mattinata del 28 luglio, ha convalidato l’arresto del maggiorenne, disponendo nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di dimora e della presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria del luogo di residenza.
Misure di prevenzione: divieto di ritorno per quattro anni
Il Questore Angeloni ha emesso nei confronti dell’uomo la misura di prevenzione del divieto di ritorno nei comuni di Murlo e Siena per 4 anni, a partire dal momento della scarcerazione. Si tratta di un provvedimento volto a tutelare ulteriormente la comunità locale da possibili recidive.
La presunzione di innocenza
Come ricordato dalla Questura, per il principio della presunzione di innocenza, la responsabilità delle persone sottoposte a indagini sarà definitivamente accertata solo in caso di sentenza irrevocabile di condanna.
Il fenomeno delle truffe agli anziani: un’emergenza sociale
Il caso di Casciano di Murlo si inserisce in un quadro più ampio di truffe ai danni degli anziani, un fenomeno purtroppo in crescita su tutto il territorio nazionale. Le forze dell’ordine raccomandano la massima attenzione e invitano i cittadini a segnalare tempestivamente qualsiasi episodio sospetto, ricordando che nessun appartenente alle forze di polizia chiede mai denaro o gioielli a domicilio.
La collaborazione tra cittadini e istituzioni si conferma fondamentale per prevenire e contrastare questi reati, che colpiscono le persone più vulnerabili e minano la fiducia nella sicurezza della propria casa.
Per ulteriori dettagli sull’operazione e sulle misure adottate, è possibile consultare il sito ufficiale della Polizia di Stato e seguire gli aggiornamenti relativi alle attività di prevenzione e repressione delle truffe agli anziani nella provincia di Siena.

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.